Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

"GIUSTIZIAMARA", L’ISTANT BOOK DEL GIORNALISTA ENZO BASSO "DA AMARA A PALAMARA”, LA CRISI DEL CSM IN ITALIA

Sarà distribuito da martedì cinque novembre, "Giustiziamara", istant book del giornalista Enzo Basso, che ha come sottotitolo: "Da Amara a Palamara: ecco come è esplosa la crisi del Csm e la gestione della giustizia in Italia".

Messina, 02/11/2019 - Centotrentasei pagine,10 euro, Author Publishing, il libro racconta gli inediti retroscena del “Sistema Siracusa”, una indagine partita dalla Sicilia che coinvolge due avvocati d’affari, Piero Amara e Giuseppe Calafiore, intrecci che arrivano a mettere in crisi il Csm, l’organo di autogoverno dei giudici. La rete di corruttela dell’avvocato Amara risale la Penisola e in una trama di sentenze comprate e depistaggi internazionali che toccano i vertici dell’Eni, la più grande azienda petrolifera d’Italia, porta all’esplosione del “Caso Palamara”, il magistrato leader della corrente maggioritaria di Unicost, verso il quale viene sparato un trojan, un sistema di intercettazione a distanza che svela trattative e trucchi per nominare i vertici degli uffici giudiziari d’Italia.

Un trauma per i novemila magistrati italiani che si vedono mettere a nudo, i vizi delle spartizioni alle quali partecipano anche i politici, come l’ex sottosegretario all’Editoria, lo Sport e i servizi segreti del governo Renzi, Luca Lotti. Una ferita aperta, che determina l’intervento del presidente della Repubblica, dopo l’annuncio delle dimissioni di Riccardo Fuzio, il procuratore della Cassazione titolare dell’azione disciplinare verso i magistrati che finisce indagato per rivelazione di segreti d’ufficio. E’ la Giustiziamara, che fa tremare l’Italia del malaffare sotto le toghe.

L’autore.
Enzo Basso, 58 anni, è giornalista indipendente. E’ stato fondatore e direttore del settimanale di inchiesta, “Centonove”.

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