Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

PERO BARTLETT: IDENTIFICATI 37.000 GENI, DECIFRATI I 17 CROMOSOMI

La FEM ha coordinato il gruppo internazionale che ha decodificato il codice genetico del pero Bartlett identificando circa 37.400 geni. Decifrati i 17 cromosomi del pero: un altro grande successo della ricerca FEM

San Michele all’Adige, 18 dicembre 2019 – Dopo vite, melo, fragola, Drosophila suzukii, Plasmopara viticola e abete bianco, arriva un altro importante successo targato Fondazione Edmund Mach: la decodifica completa dei 17 cromosomi del genoma del pero, cultivar Bartlett.
La FEM ha coordinato il team internazionale di esperti che ha appena pubblicato questo importante risultato, una risorsa fondamentale per lo studio del pero negli anni a venire, sulla rivista GigaScience. Una prima versione più frammentata del genoma era stata realizzata qualche anno fa nell’ambito di un gruppo di ricerca in cui era presente FEM, ma ora il lavoro è molto più completo e ha permesso di decifrare la struttura di tutti i 17 cromosomi che risultano così identificati con più precisione. L’attività di ricerca, finanziata in parte anche dalla Provincia autonoma di Trento, conferma l’alto grado di ripetitività di questo genoma e riporta una altissima corrispondenza con il genoma di melo e pero asiatico, individuando circa 37.400 geni codificanti proteine.

"Questo progetto - spiega il Presidente FEM, Andrea Segrè - è innanzi tutto un’ulteriore testimonianza dell'alto valore scientifico della ricerca nel settore della genomica che si realizza nei nostri laboratori, nonché del network internazionale in cui siamo inseriti. Il pero non solo è una coltura di rilevanza nazionale ma anche è stata molto diffusa in passato sul nostro territorio e potrebbe rappresentare in futuro un’ulteriore ricchezza ampliando la biodiversità produttiva del Trentino. Inoltre questo studio ci ha permesso di acquisire delle conoscenze tecnico-scientifiche che poi possiamo trasferire su altre specie di rilevanza economico-agricola del nostro territorio".

Il team internazionale guidato dalle unità di biologia computazionale e genomica strutturale del
Centro Ricerca e Innovazione FEM ha incluso ricercatori provenienti da importanti realtà come l’Università di Ghent (Belgio), Università della California Davis (USA), l’Institute for Plant and Food Research (Nuova Zelanda), l’INRA (Francia), l’Università di Tubingen (Germania), l’Università di Wageningen (Olanda) e, per l’Italia, il CREA.
Il pero riveste una grande importanza fra le colture frutticole a livello nazionale con una superficie di quasi 30 mila ettari, e che vede l’Emilia Romagna come principale regione di coltivazione. La coltura del pero nelle zone di fondovalle ha rappresentato per la frutticoltura trentina una realtà di tutto rispetto, progressivamente ridimensionata a favore del melo. Nelle aziende della Fondazione sono in corso da anni alcune prove sperimentali, anche per questa specie frutticola, in cui si approfondiscono alcune tematiche legate allo studio delle forme di allevamento e alla produttività di alcune combinazioni di varietà e portinnesto.

“Il lavoro, durato due anni, è partito grazie ad un rapporto stretto di collaborazione con l'Università della California (Davis), dove due delle dottorande della scuola di dottorato FEM hanno effettuato un periodo di post-doc – spiegano i ricercatori-. Presa la decisione di affrontare questo lavoro di sequenziamento abbiamo contattato i vari partner per proporre la collaborazione e così abbiamo realizzato questo consorzio dedicato al sequenziamento ed assemblaggio del genoma del pero europeo”. Lo sforzo dei ricercatori si è avvalso delle più moderne tecnologie di sequenziamento ed assemblaggio per ricostruire la sequenza dei 17 cromosomi della cv. Bartlett con una qualità di gran lunga superiore a quanto non fosse disponibile in precedenza per questa importante pianta da frutto.
I dati sono disponibili e facilmente accessibili per l'intera comunità scientifica nel portale di riferimento per le rosacee, the Genome database for Rosaceae gestito dalla Washington State University oltre che sulla banca dati della rivista. (sc)

Commenti