Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

SCUOLA: FLC CGIL SICILIA, MANOVRA STANZIA POCHE RISORSE E PENALIZZA DOCENTI MERIDIONALI

Palermo, 18 dicembre 2019 – “La legge di bilancio che la maggioranza si appresta ad approvare definitivamente non ci piace perché stanzia poche risorse per la scuola, penalizza i docenti meridionali neo immessi in ruolo con i prossimi concorsi e prolunga il calvario dei lavoratori ex co.co.co.”. Lo dice il segretario della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, durante il direttivo regionale dell’organizzazione che si è tenuto ieri a Palermo. Tutte le organizzazioni sindacali di categoria hanno, infatti, proclamato lo stato di agitazione e convocato un flash mob per il 18 dicembre davanti la sede del Miur.

“Come da tradizione – aggiunge – anche quest’anno la scuola si appresta a ricevere il minimo indispensabile per tirare a campare. Sono state vane le promesse del ministro Fioramonti che appena insediato aveva promesso un aumento a tre cifre degli stipendi. Mentre non è per niente sufficiente l’incremento dei posti di potenziamento nella scuola dell'infanzia e la trasformazione dei posti di sostegno in deroga in organico di diritto”.

“Resta drammatica la questione meridionale – spiega Rizza – soprattutto alla luce del vincolo quinquennale che scatterà per coloro che vinceranno i prossimi concorsi per docenti. Un elemento che non può che peggiorare la condizione dei tanti giovani del Sud costretti a lasciare la nostra regione per lavorare nella scuola”.

“Drammatica anche la condizione di alcune centinaia di lavoratori ex co.co.co. – prosegue – che per un altro anno ancora saranno costretti a lavorare con uno stipendio dimezzato di poco superiore ai 500 euro. Una questione che abbiamo rappresentato a tutti i politici della nostra regione, ma che nessuno ha sostenuto seriamente e fino in fondo”.

“In una situazione molto simile – continua Rizza – presto si troveranno anche i lavoratori ex Lsu della scuola. Sebbene tutti saranno presto internalizzati come collaboratori scolastici, una buona parte di essi non avrà la possibilità di avere un contratto a tempo pieno ma soltanto a tempo parziale, con tutte le criticità reddituali che ne derivano”.

“La Sicilia – conclude – continua a sprofondare, lo dicono tutte le recenti statistiche, ma nessuno forse ha ancora percepito, seriamente, la gravità della situazione in cui vertono le nuove generazioni che sicuramente devono pensare a costruire un futuro lontano dalla loro terra e dai loro affetti”.

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