Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

«FILASTROCCHE PLASTIC FREE», PERCHÉ I ‘BICCHIERI DI CARTA’ SONO FATTI DI PLASTICA

«FILASTROCCHE PLASTIC FREE» di Mimmo Mòllica, per sviluppare una memoria di ferro e ricordarsi che i bicchieri di carta sono fatti di plastica
08/01/2020 - «Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, per sviluppare una memoria di ferro e ricordarsi che i bicchieri di carta sono fatti di plastica. I rifiuti marini costituiscono un grave problema in costante aumento. Se la plastica rappresenta una importante risorsa per la società moderna, il suo ‘smaltimento’ in mare è una autentica iattura. La sterminata presenza di rifiuti in plastica nell'ambiente marino: più di 11 mila tonnellate l’anno vengono recuperate lungo le coste e sulle spiagge. Nelle reti a strascico dei pescatori viene trovato di tutto: copertoni di automobile, bottiglie, sacchetti di plastica, tessuti, stoviglie di plastica (piatti, bicchieri, posate, cannucce), tubi, boe, attrezzi da pesca, secchi in plastica e metallo ed altro ancora.
"Le gravi catastrofi naturali reclamano un cambio di mentalità che obbliga ad abbandonare la logica del puro consumismo e a promuovere il rispetto della creazione". (Albert Einstein)

FILASTROCCA DI «UN PIATTO DI PLASTICA»

Di plastica un piatto
fu colto sul fatto,
sulla sabbia adagiato,
da quattro gendarmi
che l’hanno arrestato.

Per tale misfatto,
commesso dal piatto
venne scomodato
perfino lo Stato.

Ma prima che in cella
venisse portato
il piatto parlò:
«Io non sono stato».

Il giudice allora,
piuttosto adirato,
con tono furente
gli chiese: «Chi è stato? ».

E il piatto, spaurito,
con tono pacato,
rispose: «Signore,
là m’hanno lasciato».

«Ma chi ti ha lasciato?
Su, dimmi chi è stato?».
«Degli uomini in gita,
hanno riso e mangiato
e quando è finita
là m’hanno lasciato.
Sulla sabbia pulita,
della spiaggia, buttato,
finita la gita,
siccome ero usato,
come foglia appassita
m’hanno là abbandonato».

E così il magistrato
ordinò a quei gendarmi
che il piatto accusato
fosse lì rilasciato,
con verbale redatto:
«Non ha commesso il fatto».

«Ho capito davvero
che sei stato sincero,
e perciò mi dispiace
se chi è stato capace
di gettarti già usato,
non verrà denunciato».

«Chi ti ha messo da parte
sa che un’opera d’arte
anziché da un abuso
nasce invece dal riuso?
Se ricicli anche un piatto
ci puoi fare un bel gatto,
disegnato a pennello,
con colori acquerello»...

«Ci puoi fare un uccello,
un cestino, un cappello,
un pupazzo a colori,
un bel mazzo di fiori,
un castello incantato,
con un piatto gettato».

Di plastica un piatto
ai rifiuti sottratto
e poi messo da parte
può esser opera d’arte.

Mimmo Mòllica ©

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