Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi

Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi. Nel marzo 2022, militari dell’Arma dei Carabinieri, notificavano a due ristoratori palermitani un avviso di garanzia emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo, nell’ambito di un procedimento penale, poiché indagati in concorso per il reato di estorsione. 18/06/2025 - Al contempo, i medesimi militari provvedevano ad operare il ritiro cautelare delle armi e munizioni, regolarmente detenute e, successivamente, la Prefettura di Palermo, ritenendo di condividere la proposta formulata dall’Arma dei Carabinieri, che aveva evidenziato la asserita mancanza dei requisiti necessari a garantire l’affidabilità degli interessati, decretava il divieto di detenzione di armi e munizioni a carico degli imprenditori. Avverso i suddetti decreti prefettizi i ristoratori, assistiti dagli avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza, insorgevano innanzi al T.A.R. Sicilia – Palermo lamentando la violazione delle norme del T.U.L.P.S., ...

TEATRO E MUSICA IN SICILIA: “IL GOVERNO REGIONALE PRIMA PROMETTE, POI NON MANTIENE”

Cultura, Ciancio (M5S): “Governo regionale prima promette e poi non mantiene. Esercizio provvisorio non risolve i problemi dei teatri"

Palermo 14 gennaio 2020 - “L’assessore Armao e il presidente della Commissione Bilancio hanno trovato tutte le scuse per non fare approvare il nostro emendamento che prevedeva di inserire nelle spese obbligatorie della Regione quelle per i teatri. Questo avrebbe garantito la meritata stabilità a enti che hanno bisogno di programmare la propria attività con abbondante anticipo”.
Lo afferma la deputata M5S all’Ars Gianina Ciancio, a commento dei lavori in commissione sull’esercizio provvisorio.
“Un connubio – afferma la deputata - quello tra la presidenza della commissione e il governo, che ha trovato tutti i cavilli utili a non far discutere il nostro l’emendamento. Il presidente della commissione non lo ha reso ammissibile, dopo aver ricevuto il parere negativo del governo, probabilmente per salvare la faccia ai deputati della sua maggioranza”.

“L’assessore Messina – continua Ciancio - non perde occasione per dare false rassicurazioni al teatro Bellini, salvo poi palesarsi nelle sue reali intenzioni, ovvero quelle di fare promesse da marinaio. Si è schierato pubblicamente a favore dei lavoratori, salvo poi permettere al suo governo di volargli le spalle alla prima occasione utile. Adesso ci aspettiamo che l’assessore Messina, che non si è visto per tutta la durata della commissione, presenti tale emendamento in aula e dimostri con i fatti quello che ha sempre annunciato nei mesi scorsi. Mesi in cui il teatro ha vissuto momenti drammatici” - conclude Ciancio.

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