Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi

Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi. Nel marzo 2022, militari dell’Arma dei Carabinieri, notificavano a due ristoratori palermitani un avviso di garanzia emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo, nell’ambito di un procedimento penale, poiché indagati in concorso per il reato di estorsione. 18/06/2025 - Al contempo, i medesimi militari provvedevano ad operare il ritiro cautelare delle armi e munizioni, regolarmente detenute e, successivamente, la Prefettura di Palermo, ritenendo di condividere la proposta formulata dall’Arma dei Carabinieri, che aveva evidenziato la asserita mancanza dei requisiti necessari a garantire l’affidabilità degli interessati, decretava il divieto di detenzione di armi e munizioni a carico degli imprenditori. Avverso i suddetti decreti prefettizi i ristoratori, assistiti dagli avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza, insorgevano innanzi al T.A.R. Sicilia – Palermo lamentando la violazione delle norme del T.U.L.P.S., ...

VILLAROSA (M5S): “NUOVI AGENTI DI POLIZIA PENITENZIARIA PER LE CARCERI ITALIANE E IN SICILIA”

VILLAROSA (M5S): “A breve nuovi agenti di Polizia Penitenziaria per le carceri italiane, in Sicilia da luglio 123 unità in più”. Il Sottosegretario Villarosa del Movimento 5 Stelle intende sottolineare gli importanti passaggi che il Governo nazionale sta mettendo in atto per la polizia penitenziaria, con particolare riferimento al territorio siciliano.

“Come comunicato oggi dal mio collega Sottosegretario durante un question time alla Camera, Vittorio Ferraresi, con specifico riguardo al personale di Polizia Penitenziaria, il Provveditorato della Regione Sicilia, a fronte di una pianta organica complessiva di 4.266 unità, risulta effettivamente coperto da 3.813 unità in servizio. Le maggiori scoperture si registrano nel ruolo dei Sovrintendenti, e a tal riguardo sono sicuro che i 2851 vincitori del concorso interno per tale qualifica, al termine del corso di formazione, costituiranno un bacino significativo da cui attingere per colmare le diffuse scoperture. A breve, inoltre, verranno completate le procedure concorsuali sia per ispettore superiore che di allievo agente e si provvederà, altresì, al completamento dell’assunzione straordinaria di 1300 allievi agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria anche mediante scorrimento delle graduatorie vigenti.

Si confida quindi di poter disporre, a breve, di un ampio bacino di risorse umane a cui attingere per sanare le varie scoperture di cui risentono gli istituti di tutto il territorio e rispetto a cui saranno tenute in debita considerazione anche le esigenze del Provveditorato siciliano che, comunque, va ricordato, già lo scorso mese di luglio ha fruito di un incremento di 123 unità complessive, appartenenti al ruolo degli Agenti/Assistenti.” Afferma il Sottosegretario.

“Sotto il profilo sanitario invece, per quanto attiene specificatamente ai detenuti affetti da malattie
psichiche, si continua ad attenzionare l’A.T.S.M della Casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto coinvolta ultimamente in numerosi casi di aggressione al personale di polizia penitenziaria. Il ministero comunica che, già nel 2018, aveva provveduto ad interessare l’Assessorato regionale della salute, affinché parte dei detenuti ivi ricoverati e in carico all’A.S.P. di Messina venissero presi in carico da altre Aziende sanitarie provinciali della Regione, suggerendo l’attivazione di una sezione A.T.S.M. presso l’istituto di Siracusa, nonché l’ampliamento dei posti di quella annessa alla Casa circondariale di Palermo “Pagliarelli”.
Aveva avanzato inoltre l’intenzione che venisse redatto un protocollo di intesa tra le amministrazioni, uniforme per tutte le Articolazioni, con servizi sanitari identici per tutte che, allo stato attuale, risulta essere in valutazione sia del locale Provveditorato sia dell’Assessorato regionale alla Salute. Purtroppo i problemi del comparto sono cronici e non è semplice affrontarli in maniera immediata. Stiamo cercando di dare il più in fretta possibile risposte a tutto il territorio, con particolare riferimento al comparto della polizia penitenziaria che lavora giornalmente in condizioni alquanto rischiose.” Conclude Villarosa.

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