Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

ALLUVIONE 2010, CONDANNATO IL COMUNE DI NASO

Il tribunale di Patti ha condannato il comune di Naso a risarcire i danni subiti da un cittadino in occasione della alluvione del febbraio 2010 che ha interessato la zona dei Nebrodi.

21 febb 2020 - Con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri (OCPM) del 2010 era stata prevista una indennità per gli alluvionati. Come spesso accade nel nostro Paese, l’ordinanza è rimasta lettera morta. Per fortuna è intervenuto il tribunale a tutelare il sig. Esposito, difeso dall’avv. Danilo Salvato, la cui abitazione era rimasta così gravemente danneggiata da indurre il comune di Naso a demolirla per ragioni di sicurezza pubblica. Si tratta dell’ennesima prova della mancanza di attività di prevenzione a tutela del territorio.

Al riguardo, un’amara riflessione che nasce dal primo rapporto Ance-Cresme del 2002 consultabile al sito: http://www.ance.it/docs/docDownload.aspx?id=8489, dal quale emerge che per mettere in sicurezza il territorio servirebbero 1,2 mld all’anno. Per i sette maggiori terremoti degli ultimi 45 anni gli stanziamenti statali complessivi superano i 110 miliardi di euro per le opere di ricostruzione, a fronte di poco più di 40 mld (1,2 mld x 45 anni) che si sarebbero invece spesi per la prevenzione.

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