Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

CORONAVIRUS: MUSUMECI A 'MUSU' DURO CONTRO IL MINISTRO

Agli imbarcaderi della Calabria nessuno vigila sul rispetto dei vostri decreti. Non posso consentire tanta irresponsabilità ha scritto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in una nota inviata al ministro dell'Interno Lamorgese, in riferimento al transito di numerosi automezzi nello Stretto di Messina.

Palermo, 23 marzo 2020 - «Lei sta assumendosi una grave responsabilità nel vanificare gli sforzi ed i sacrifici di milioni di siciliani. Agli imbarcaderi della Calabria nessuno vigila sul rispetto dei vostri decreti. Non posso consentire tanta irresponsabilità da parte del governo nazionale verso la Sicilia».
Lo ha scritto, stamane, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in una nota inviata al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, in riferimento al transito di numerosi automezzi nello Stretto di Messina.

«Nessuno deve più entrare in Sicilia, lo sa il ministro dell'Interno, lo sa il premier Conte, lo sa il ministro Boccia, lo sanno tutti a Roma. In Sicilia i provvedimenti parlano chiaro: lo Stretto di Messina lo possono attraversare solo le Forze dell'ordine, le Forze armate, i sanitari e i lavoratori pendolari».
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci è intervenuto sul controesodo di ieri sera che ha visto gli automobilisti in colonna agli imbarcaderi di Villa San Giovanni. Sono state tantissime le auto che sono sbarcate in Sicilia in tarda serata rischiando di compromettere le disposizioni per il contenimento del contagio da coronavirus.

«Che cosa c'entrano le centinaia di macchine in attesa di passare in Sicilia? Molti siciliani hanno pensato di mettersi in auto e venire in Sicilia: tutto questo è vietato, è un danno e lo è anche per chi è costretto a riceverli in Sicilia».
Poi il presidente della Regione ha spiegato che «il problema non è a Messina, ma non fare arrivare a Messina. Il problema è sulla costa della Calabria. Lì bisogna fare la cintura ed è lì che lo Stato è apparso assente o assai lacunoso».

Musumeci ha quindi preannunciato che ci saranno misure più rigide in territorio siciliano. «Ho grande rispetto per le istituzioni, ma quattro giorni fa avevo chiesto al ministro di disporre l'uso dell'Esercito e di avere particolare attenzione per lo Stretto. Non è possibile che chiunque arrivi a Villa San Giovanni pensi di attraversare lo Stretto. In Sicilia troverà la Guardia forestale e le Forze dell'ordine pronti a fare compilare il modulo per l'autodenuncia e a invitare ciascuno di loro, dopo avere verificato la temperatura, alla quarantena».
Comunque dopo l'allarme lanciato ieri sera, in tempo reale, anche sui canali social e la dura presa di posizione di oggi, è stato lo stesso governatore ad annunciare che, secondo la Guardia del Corpo forestale della Regione «da stamattina il traffico nello Stretto si sta normalizzando perché a Villa San Giovanni hanno creato due corsie: una per chi ha diritto di entrare in Sicilia e l'altra per chi non ne ha diritto e viene invitato a tornare da dove è arrivato».

Nel corso di una diretta Facebook, Musumeci ha illustrato i provvedimenti che il governo regionale sta prendendo per fronteggiare il diffondersi del virus. «Immaginiamo duemila posti letto per i contagiati, ma speriamo di non arrivarci mai. Stiamo acquisendo nella nostra disponibilità anche alcune centinaia di posti letto di alberghi che in questo periodo non lavorano. Ne abbiamo trovato 150 a Palermo, ne stiamo cercando un centinaio nel Messinese e oltre 200 nel Catanese. Abbiamo la disponibilità e nel pomeriggio e in serata firmeremo i contratti».

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