Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

"CURA ITALIA", CONFEDILIZIA: DAL GOVERNO UNA PESSIMA “CURA”

Dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa

Messina, 18/03/2020 - “Che idea ha, il Governo, delle famiglie che hanno scelto di investire i loro risparmi in una casa o in un locale commerciale? Viene da chiederselo, leggendo il decreto cosiddetto Cura Italia. Certamente un’idea distorta. Non solo, infatti, in un periodo di crisi dei negozi, ai proprietari che li affittano viene negata persino la possibilità di non pagare le tasse sui canoni che gli esercenti non versano; quando servirebbero molti altri interventi, a partire dall’introduzione della cedolare secca per tutti i contratti in corso e da una riduzione dell’Imu, indispensabili per salvare il commercio di prossimità. In più, viene anche disposta una sospensione generalizzata degli sfratti, sia per gli affitti abitativi sia per quelli non abitativi, fino al prossimo 30 giugno.

Una scelta, quest’ultima, puramente demagogica (figuriamoci se in questo periodo qualche locatore avrebbe trovato ufficiali giudiziari e forza pubblica disponibili…), che rimette in gioco un istituto dimenticato che per sessant’anni ha fatto danni incalcolabili e che contribuirà ad affossare definitivamente l’investimento immobiliare.
Se questo è l’approccio, non possiamo nutrire fiducia in miglioramenti positivi del
decreto in sede parlamentare. Per scrupolo di coscienza, però, faremo una cosa: manderemo
al Presidente del Consiglio e a tutti i Ministri i racconti che ogni giorno stiamo ricevendo dai
proprietari in difficoltà economiche. Chissà che non inizino a rendersi conto della realtà”.
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