Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Teatro online a Naso: Il Laboratorio teatrale a distanza per Coronavirus

AL TEATRO ALFIERI DI NASO (MESSINA) VA ON LINE IL LABORATORIO TEATRALE
DIRETTO DA ROSETTA SFAMENI E ORGANIZZATO DA ORIANA CIVILE

Naso (Messina), 30 marzo - Riprendono a distanza le attività del laboratorio teatrale del Teatro Vittorio Alfieri. Il progetto, realizzato nell’ambito della Stagione “Il teatro Siamo Noi - #diversamentegiovani” coordinata da Oriana Civile, vede la collaborazione per la parte didattica della regista Rosetta Sfameni e di Donatella Ingrillì come aiuto regista.
In ottemperanza alle disposizioni per l’emergenza sanitaria in corso, gli incontri si svolgono su una piattaforma online che mette tutti gli allievi in video conferenza con la regista. Rosetta Sfameni sta delineando in queste settimane, con il supporto dell’aiuto regista e della coordinatrice artistica, modi e tempi per svolgere l’attività in assenza di incontri dal vivo sul palcoscenico.
Iniziano a prendere forma i ruoli all’interno dell’opera e, nonostante le difficoltà, si va componendo il cast dello spettacolo finale, in cartellone per il 28 giugno: “Elena” da Euripide. Forza d’animo e impegno consentono di proseguire.

Il percorso formativo tocca, in questi giorni, la capacità di gestione delle proprie emozioni: riconoscere le emozioni, rintracciarle in se stessi, farle venire fuori in modo regolato e consapevole, usarle per veicolare una storia e una serie di significati. E si affidano, oltre che i personaggi, anche le responsabilità. I primi coreuti, per esempio, hanno il compito di infondere sicurezza agli altri.

Rosetta Sfameni ha sottolineato «il dono della sintesi nella tragedia greca: Euripide in particolare e gli autori greci in generale hanno la straordinaria capacità di sintetizzare la storia di una vita in un rigo, in una parola. Questa è Poesia. La Poesia è rendere una storia in versi, in una meravigliosa sintesi carica di lirismo.Dobbiamo riempirci l’animo di lirismo - ha continuato la regista - in questo momento di brutture. Deve essere come una corrente di aria fresca, uno spirito animatore. Occorre cercare in ognuno di noi la parte lirica della nostra anima. Non siamo abituati a leggere e vivere di Poesia; siamo, piuttosto, abituati alla freddezza della lettura giornalistica inseriti come siamo in una società che sulla tv ha basato buona parte dei suoi valori. Riscoprire il valore della Poesia oggi è ancora più importante».

Citando il discorso di Papa Francesco, Rosetta Sfameni ha aggiunto: «Il Papa ha detto “riempiamoci di creatività”, perché è proprio la creatività che avvicina l’uomo al Creato e a Dio». Infine soddisfazione è stata espressa dalla regista per la prova ‘filata’ (quando si recita tutto il testo senza interruzioni) delle prime scene.
Appuntamento quindi, sempre in videoconferenza, ogni sabato, mentre durante la settimana il lavoro verrà svolto da Rosetta Sfameni e Donatella Ingrillì con piccoli gruppi o singolarmente per le parti soliste.

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