Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

Coronavirus, lockdown: giornate diverse dal solito ma ricche di attività

Coronavirus. Fase 1: le giornate in casa durante il lockdown. 5 Aprile – 21 Aprile 2020. Più tempo per cura dei figli, tv e musica, relazioni sociali e attività creative

Roma, 5 giu 2020 - Un terzo dei cittadini si è svegliato più tardi rispetto a prima del lockdown e un quinto ha dormito di più. Ad approfittarne sono stati gli uomini più delle donne.
Tra le attività di lavoro familiare la preparazione dei pasti ha coinvolto il 63,6% dei cittadini (l’82,9% delle donne, il 42,9% degli uomini).
La cura dei figli è l’attività che più frequentemente delle altre ha fatto registrare un incremento del tempo dedicato abitualmente, in particolare per il 67,2% di coloro che l’hanno svolta, mentre per il restante 29,5% non ci sono state variazioni.

Lockdown con giornate diverse dal solito ma ricche di attività

L’obbligo di restare a casa ha stravolto la quotidianità dei cittadini e ha avuto un forte impatto sulla loro giornata e sul loro modo di passare il tempo. Il primo effetto è stato quello di ripiegare sulle attività possibili all’interno delle mura domestiche - senza rinunciare alla creatività - e di cogliere questa occasione per fare sperimentazioni e dedicarsi a quanto rimandato da tempo.
Uno sguardo complessivo su come i cittadini hanno utilizzato il loro tempo in un giorno medio della Fase 1 restituisce l’immagine di una giornata comunque ricca e varia.
Ordinando le attività in base alla percentuale di cittadini che le svolgono, al di là delle attività fisiologiche (dormire, mangiare, lavarsi, ecc.) che sono comuni a tutti, il dato che emerge con evidenza è che la quasi totalità della popolazione è riuscita a dedicarsi ad attività di tempo libero (98,3%). Il 76,9% ha svolto lavoro familiare (pulizia della casa, cura dei conviventi, ecc.). Solo il 28% è uscito per vari motivi (passeggiata, andare a lavoro, a fare la spesa).Ha lavorato il 16,7% della popolazione e studiato l’8% (quota che sale al 61,9% tra gli studenti di 18 anni e più).

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