Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi

Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi. Nel marzo 2022, militari dell’Arma dei Carabinieri, notificavano a due ristoratori palermitani un avviso di garanzia emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo, nell’ambito di un procedimento penale, poiché indagati in concorso per il reato di estorsione. 18/06/2025 - Al contempo, i medesimi militari provvedevano ad operare il ritiro cautelare delle armi e munizioni, regolarmente detenute e, successivamente, la Prefettura di Palermo, ritenendo di condividere la proposta formulata dall’Arma dei Carabinieri, che aveva evidenziato la asserita mancanza dei requisiti necessari a garantire l’affidabilità degli interessati, decretava il divieto di detenzione di armi e munizioni a carico degli imprenditori. Avverso i suddetti decreti prefettizi i ristoratori, assistiti dagli avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza, insorgevano innanzi al T.A.R. Sicilia – Palermo lamentando la violazione delle norme del T.U.L.P.S., ...

Ddl Beni culturali da ritirare, da censurare l'assenza di Samonà

M5S: "Ddl Beni culturali da ritirare. Da censurare assenza Samonà in commissione"

Palermo 4 giugno 2020 - “La gestione dei beni culturali in Sicilia non faccia la fine di una tela che tirata da più parti rischi di strapparsi e rovinare lo splendido dipinto che vi è impresso. Ai beni culturali in Sicilia non serve una legge che depotenzi le soprintendenze o attribuisca responsabilità ai Comuni che non hanno le competenze, ma occorre una riorganizzazione della pianta organica che coinvolga le professionalità. Servono concorsi per le figure che mancano in organico e la stabilizzazione del personale esistente come i catalogatori che già reggono gli uffici”.

A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle all’Ars Roberta Schillaci a margine della Commissione Cultura riunita per la discussione di disegno di legge sui Beni Culturali. “Occorre potenziare non smantellare - spiega Schillaci - a tal proposito è assolutamente urgente che l’assessore Grasso bandisca dei concorsi per potenziare gli uffici dei beni culturali”. I deputati della Commissione puntano inoltre il dito sull’assenza in commissione del neo assessore Samonà.

“Di certo c’è una cosa - spiegano Giovanni di Caro, Ketty Damante, Nuccio Di Paola - debuttare con un forfait non è il migliore degli esordi possibili in un importante assessorato come quello dei Beni culturali e in un momento in cui si sta progettando il futuro del settore. Qualcuno lo dica al neo assessore Samonà e gli faccia notare che la sua presenza sarebbe più opportuna nelle istituzioni , piuttosto che in piazza a protestare contro il governo nazionale”.

“Nel ddl – dice Valentina Zafarana – sono evidenti tre parti, una potenzialmente dannosa, una inutile e una in grado di apportare solo lievi modifiche ad un settore che gode già di una buona legislazione ma che non sempre ha potuto contare su figure che ne hanno sfruttato le potenzialità. Con i nostri emendamenti proveremo a eliminare le parti dannose, cambiare quelle inutili e migliorare quelle potenzialmente proficue” - conclude la deputata.

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