1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Messina, tentano di ucciderlo per punire lo ‘sgarro’ di un minorenne, arrestati mandante e autore

MESSINA: CARABINIERI ARRESTANO MANDANTE E AUTORE DI UN TENTATO OMICIDIO PERPETRATO PER PUNIRE LO “SGARRO” DI UN MINORENNE. CONTESTATA L’AGGRAVANTE DEL METODO MAFIOSO.

Messina, 10 luglio 2020 - Nella tarda serata di ieri, a Messina, i Carabinieri della Compagnia di Messina Centro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica di Messina– Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due uomini, Rosario Grillo e Giovanni D’Arrigo entrambi messinesi, 43enni e pluripregiudicati,ritenuti responsabili,in concorso tra loro, di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso, nonché di detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo. Il provvedimento restrittivo si basa sulle risultanze investigative acquisite dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Messina Centro, a seguito del tentato omicidio in pregiudizio di Pippo Molonia, 26enne, pregiudicato, verificatosi la sera del 21 settembre 2019.

Il Molonia si trovava seduto nel cortile di pertinenza dell’abitazione del cognato, sita nel rione messinese di Bisconte, ove all’epoca era ristretto in regime di detenzione domiciliare, quando subì un attentato ad opera di due uomini che, giunti sul posto a bordo di un motociclo, gli esplosero contro sette colpi di pistola calibro 7,65, attraverso il cancello di ingresso della casa, ferendolo all’inguine. A seguito della ferita riportata, il Molonia fu trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale Piemonte, ricoverato e sottoposto ad intervento chirurgico.
Nonostante la reticenza della vittima (indagata per favoreggiamento personale), le indagini dei Carabinieri hanno consentito di fare luce sul grave episodio delittuoso, individuandone il mandante in Rosario Grillo, noto pluripregiudicato esponente del clan di Mangialupi, con una condanna per omicidio alle spalle, nonché uno degli esecutori materiali, in Giovanni D’Arrigo, anch’egli pluripregiudicato.

Sulla base di quanto accertato, l’azione di fuoco in danno del Molonia fu una ritorsione per “punire” tempestivamente il comportamento irrispettoso che, poche ore prima, il nipote della vittima, un ragazzo 16enne, aveva avuto nei confronti del Rosario Grillo, nel corso di un animato litigio per futili motivi, verificatosi sulla pubblica via nel rione di Mangialupi. Nel corso della lite, il minore ebbe l’ardire di affrontare e schiaffeggiare il Grillo e ciòcostituivaun grave “sgarro subito da parte di un esponente di spicco della malavita di Mangialupi, che non poteva essere tollerato e doveva trovare una risposta immediata”.
La stessa sera del litigio, il Grillo inviò quindi il D’Arrigo e un secondo soggetto non ancora identificato presso l’abitazione del giovane, sita nel quartiere popolare di Bisconte,per regolare i conti a colpi d’arma da fuoco. A farne le spese il Molonia che, nonostante la tarda ora, si trovava, inconsapevole, nel cortile dell’abitazione.
Al termine delle operazioni, gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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