Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi

Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi. Nel marzo 2022, militari dell’Arma dei Carabinieri, notificavano a due ristoratori palermitani un avviso di garanzia emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo, nell’ambito di un procedimento penale, poiché indagati in concorso per il reato di estorsione. 18/06/2025 - Al contempo, i medesimi militari provvedevano ad operare il ritiro cautelare delle armi e munizioni, regolarmente detenute e, successivamente, la Prefettura di Palermo, ritenendo di condividere la proposta formulata dall’Arma dei Carabinieri, che aveva evidenziato la asserita mancanza dei requisiti necessari a garantire l’affidabilità degli interessati, decretava il divieto di detenzione di armi e munizioni a carico degli imprenditori. Avverso i suddetti decreti prefettizi i ristoratori, assistiti dagli avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza, insorgevano innanzi al T.A.R. Sicilia – Palermo lamentando la violazione delle norme del T.U.L.P.S., ...

Al MuMe di Messina opere d'arte a rischio per il caldo

Beni Culturali. M5S: Al MuMe di Messina, opere a rischio a causa del malfunzionamento della climatizzazione. Governo Regionale intervenga

Palermo 3 settembre 2020 - “Le opere custodite nello splendido museo MuMe di Messina potrebbero essere a rischio a causa del malfunzionamento dell’impianto di climatizzazione che espone i manufatti custoditi nella struttura a temperature che superano i 30 gradi nel periodo estivo. Il governo regionale chiarisca se intende riparare quell’impianto”. A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci che, con una interrogazione rivolta al presidente della Regione Musumeci e all’assessore regionale per l’identità siciliana Alberto Samonà chiede interventi per riparare l’impianto. Nelle scorse settimane il deputato messinese Antonio De Luca aveva inviato medesima richiesta scritta all’assessore Samonà sottolineando peraltro come tale problematica fosse presente anche la scorsa estate.

“Il guasto oltre a creare disagio tra visitatori e personale - spiega Schillaci - compromette gravemente le opere esposte che, com’è noto, se non mantenute a precisi livelli di temperatura ed umidità, possono andare incontro a grave stato di degrado. Stando alle stesse indicazioni del Ministero i dipinti su tela richiedono una temperatura tra i 19 e 24 gradi e una percentuale pari al 50-60% di umidità. Attualmente, nelle sale prive di climatizzazione è stata accertata una temperatura di oltre 32 gradi”.
“La Regione Siciliana - sottolineano ancora Roberta Schillaci, Valentina Zafarana e Antonio De Luca - intervenga al più presto perché il patrimonio artistico culturale è volano di sviluppo economico per l’intera Sicilia” - concludono.

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