Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Cede all'amico il metadone causandone la morte, arrestato

Messina: Cede all’amico una dose fatale di metadone. I due, amici di vecchia data, si erano incontrati per caso e avevano trascorso insieme la serata consumando una massiccia quantità di alcol in un locale del centro. Nella circostanza, G.M. cedeva a G.S. una quantità imprecisata di metadone, il cui consumo si è rivelato in breve tempo fatale, provocandone la morte. Arrestato dai Carabinieri.

Messina, 4 settembre 2020 - Ieri mattina, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina su richiesta della locale Procura della Repubblica, i Carabinieri della Compagnia di Messina Centro hanno arrestato il 48enne messinese G.M., già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato dei reati di morte come conseguenza di altro delitto e cessione di sostanza stupefacente.
Il provvedimento restrittivo trae origine dall’esito delle indagini sviluppate dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Messina Centro, a seguito del decesso del 49enne G.S. per overdose di metadone, il cui cadavere era stato rinvenuto lo scorso 2 novembre 2019 all’esterno dell’abitazione in località Fondo Pistone ove all’epoca l’arrestato dimorava.

Dall’attività investigativa condotta dai militari del Nucleo Operativo, sotto la direzione
ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Messina, è emerso che i due
uomini, amici di vecchia data, quella sera, dopo alcuni anni, si erano incontrati per caso
e avevano trascorso insieme la serata consumando una massiccia quantità di alcol in un
locale del centro città. Nella circostanza, G.M. cedeva a G.S. una quantità imprecisata di
metadone, il cui consumo si è rivelato in breve tempo fatale, provocandone la morte per
overdose.

Al termine delle operazioni l’arrestato, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria del
capoluogo peloritano, è stato condotto dai militari dell’Arma presso un istituto
terapeutico della provincia di Catania e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

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