Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

AAntoci, attentato Vigilante: "Ormai un chiaro atto di sfida allo Stato"

Antoci: "Ormai un chiaro atto di sfida allo Stato"


Foggia, 22 ottobre 2020 - E’ ancora viva la vicenda che riguarda i fratelli Luca e Cristian Vigilante, imprenditori foggiani colpiti dalla mafia attraverso intimidazioni e bombe. Esplosioni a gennaio e aprile che hanno colpito prima l’auto di Cristian e successivamente l’immobile di famiglia. Quattro attentati in dieci mesi ma questo ulteriore attacco, avvenuto con sfrontatezza ai danni del servizio pasti nel centro di Foggia, lascia ancora più sgomenti e preoccupati.
"Questo ulteriore atto intimidatorio in un momento di massima attenzione delle Istituzioni sulla famiglia Vigilante appare come una vera e propria sfida nei confronti dello Stato che sta operando con forza a Foggia e che sta tutelando la famiglia Vigilante contro chi pensa di poter ancora decidere i destini di un’impresa o di una comunità" - lo dice Giuseppe Antoci Presidente Onorario della Fondazione Caponnetto, vittima di un attentato mafioso nel maggio 2016.

Il coraggio della famiglia Vigilante va accompagnato con forza attraverso l’attenzione che deve essere loro riservata non solo dalle Istituzioni ma anche e soprattutto dai loro stessi concittadini che devono stare al loro fianco, dimostrando vicinanza e condivisione. Occorre però – aggiunge Antoci - che tutti i cittadini e gli operatori economici si fidino dello Stato denunciando, senza indugi, anche i primi tentativi di avvicinamento della criminalità che, approfittando anche del difficile momento che attraversa il Paese, cercherà sempre di più di allargare il suo raggio d’azione. Ecco, questo sarebbe un bel modo di stare al fianco dei Vigilante”.

Sono comunque in corso le indagini portate avanti da Magistratura e Forze dell’Ordine per dare un volto ai criminali che hanno compiuto questo ulteriore atto criminale.
“Sono certo che la Magistratura e le Forze dell’Ordine sapranno dare, nel più breve tempo possibile, una forte risposta assicurando alla giustizia quei vili personaggi che, vigliaccamente, hanno attentato e ancora attentano alla serenità e all’incolumità di Luca e Cristian Vigilante, così come sono certo che l’attenzione sulla sicurezza di questi valenti imprenditori non verrà mai meno da parte delle Istituzioni preposte” – conclude Antoci.

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