Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Scuola, Cgil Sicilia: grave errore sospendere la didattica in presenza

Scuola: Rizza (Flc Cgil Sicilia), grave errore sospendere la didattica in presenza 

Palermo, 25 ottobre 2020 – “La sospensione dell’attività didattica in presenza nelle scuole superiori e nelle università siciliane rappresenta una grave errore, una sconfitta per tutta la società civile, per i cittadini, i dirigenti scolastici e il personale docente e Ata che in questi mesi si sono adoperati senza risparmiarsi per garantire quanto più possibile un normale avvio del nuovo anno scolastico. Una sconfitta per gli studenti, soprattutto quelli più deboli e disagiati, che ancora una volta saranno privati del sacro santo diritto all’istruzione garantito dalla nostra Costituzione”. Lo dice Adriano Rizza, segretario della Flc Cgil Sicilia. “Sarà soprattutto la grande sconfitta di una classe politica regionale – aggiunge – che non è stata in grado di prevenire e affrontare quelle criticità che erano altresì note a tutti, come il tema dei trasporti, dove si poteva e si doveva intervenire con forza e determinazione già dalla fine dello scarso anno scolastico, quando ancora era tutto possibile”. 

 “Ora la stampa e i media – continua Rizza – spenderanno fiumi di parole sulla didattica digitale integrata che molti continuano a chiamare ancora dad. La nostra organizzazione sindacale sarà protagonista nella gestione e nella discussione di questo tema, che a breve darà vita ad un contratto nazionale sulla ddi”. “Se chi ha il potere di decidere e legiferare su come devono studiare i nostri studenti e su come devono insegnare i nostri docenti – conclude – ha scelto per conto del mondo della scuola, allora noi abbiamo il dovere di fare in modo che questa forma di didattica, che ribadiamo ancora una volta non ci piace, deve essere disciplinata normativamente in modo da garantire a tutti i docenti e a tutti gli studenti, lo stesso tipo di trattamento”.

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