Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Coronavirus. Il dirigente regionale: “Non sento ca**i o finiamo in zona rossa"


 Lunedì 23 novembre, i capigruppo del PD, del   Movimento 5 Stelle Giorgio Pasqua e del Misto   Claudio Fava terranno una conferenza stampa   congiunta sull'emergenza sanitaria e sulla vicenda   dei dati ospedalieri. Il caso è quello scaturito dalle   parole del dirigente regionale La Rocca, riferite   questa mattina dal quotidiano “La Sicilia”: “Non   sento cazzi! Perché oggi faranno le valutazioni e in   funzione dei posti letto di terapia intensiva   decideranno in quale fascia la Sicilia risiede!»


 Palermo, 21/11/2020 - "I siciliani hanno il diritto di sapere quanti sono i posti letto realmente disponibili nelle strutture sanitarie dell’isola. Alle ricognizioni effettuate dai sindacati, dalle quali emerge il sostanziale scostamento tra i posti indicati sulla carta e quelli realmente operativi, si aggiunge oggi la notizia di pressanti e pesanti sollecitazioni dell’assessorato regionale verso le strutture sanitarie a “caricare” i dati sui posti letto. Una sollecitazione brutale, stando alle parole del dirigente regionale La Rocca, riferite questa mattina dal quotidiano “La Sicilia”: “Non sento cazzi! Perché oggi faranno le valutazioni e in funzione dei posti letto di terapia intensiva decideranno in quale fascia la Sicilia risiede!» 

Che vuol dire? Che occorreva caricare sul sistema di tracciamento nazionale anche posti letto che non esistono? Che bisognava dare per operativi anche quelli ancora sforniti del personale medico necessario ad una terapia intensiva? Stiamo alterando la realtà per evitare di finire in zona rossa? E tutto questo sulla pelle dei siciliani? Chiediamo al Ministero di inviare i propri ispettori in Sicilia per verificare quale sia la reale fotografia sulla capacità di tenuta del nostro sistema sanitario. È inammissibile pensare che la salute dei siciliani sia stata oggetto di menzogne e di baratti, come purtroppo ci confermano non solo le denunzie del sindacato dei medici ma anche i gravi casi che stanno emergendo ovunque di reparti ancora non attivati, da Barcellona Pozzo di Gotto dove i macchinari giacciono inutilizzati in una magazzino, a Petralia dove il raggiungimento degli obiettivi dichiarati non sarà possibile prima di diverse settimane, o al Policlinico di Messina da cui giungono notizie allarmanti e verificate che contraddicono le rassicurazioni dell’assessore Razza." Lo dichiara il Presidente della Commissione Antimafia dell'Assemblea Regionale Siciliana, Claudio Fava. 

«Considero gli attacchi di queste ore rivolti al dott. Mario La Rocca atti di sciacallaggio contro un uomo scrupoloso e responsabile, un professionista che in questi mesi ha dato prova di grande impegno e competenza della materia sanitaria senza mai venire meno agli obblighi e alle responsabilità che, in questo momento così delicato, ha gestito e interpretato con serietà e senso del dovere, dimostrando senso di appartenenza a questa Regione e allo Stato Italiano». Lo dichiara il deputato di Ora Sicilia, Totò Lentini, nel pieno della polemica innescata da un audio pubblicato stamani dal quotidiano “La Sicilia” e inviato lo scorso 4 novembre dal dirigente generale del Dipartimento Pianificazione strategica della Regione siciliana ai manager di Asp e ospedali dell’isola.

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