Milazzo, 16/11/2020 - Nel corso della notte, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di
Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della locale Procura della Repubblica (Sostituto
Procuratore Rita BARBIERI e dal Procuratore della Repubblica Emanuele CRESCENTI), nei
confronti di ROSSITTO Ettore, classe 1964, pregiudicato di Milazzo (ME), ritenuto
responsabile del delitto di omicidio premeditato e distruzione di cadavere, commesso in
pregiudizio di SALMERI Giovanni cl. 1947, pensionato 73enne.
Il provvedimento restrittivo scaturisce dagli esiti delle indagini svolte dal Nucleo Investigativo
del Comando Provinciale di Messina, con il supporto della Compagnia Carabinieri di Milazzo, a
seguito del rinvenimento, avvenuto il 29 luglio 2020, nei pressi di una discarica abusiva in
località Scaccia di Milazzo, del cadavere carbonizzato di un uomo, recante varie ferite d’arma
da taglio.
Le prime indagini sull’evento risultarono particolarmente difficoltose in quanto il
corpo della vittima era irriconoscibile e, a seguito del sopralluogo, furono rinvenuti solo un
cappellino parzialmente bruciato, un portafoglio contenente 1 euro, tre mazzi di chiavi e un
coltellaccio da cucina, ma non vi erano documenti identificativi, né effetti personali utili a dare
un nome al defunto.
L’autopsia rivelava come l’uomo, caucasico, alto 1,65, prima di essere dato alle fiamme era
stato attinto da almeno 11 coltellate al petto, all’addome e alla trachea, verosimilmente
utilizzando il coltello con lama di 20 cm. rinvenuto sulla scena del crimine.
Nel corso delle successive indagini, i Carabinieri procedevano alla visione e analisi di più di
10.000 ore di registrazione di filmati estrapolati da oltre 40 telecamere di numerosi sistemi di
videosorveglianza pubblici e privati, ubicati nella zona del rinvenimento; tale attività consentiva di
individuare, nella mattinata del 28 luglio, il transito, lungo la strada conducente sul luogo ove verrà
poi rinvenuto il cadavere, di un ciclomotore con a bordo due uomini, uno dei quali, il passeggero,
vestiva un cappello con visiera di colore verde simile a quello repertato sul luogo del delitto e un
abbigliamento compatibile con i frammenti di vestiti rimasti indosso al cadavere bruciato.
Mettendo a sistema tale scena con ulteriori immagini tratte da altre telecamere della zona, si aveva
modo di individuare una densa colonna di fumo proveniente dal luogo del delitto, compatibile con
l’incendio del cadavere e, poco dopo, il passaggio dello stesso ciclomotore, questa volta con a bordo
il solo conducente, da una strada proveniente dal luogo dell’omicidio.
Partendo da alcuni elementi distintivi del ciclomotore e del casco del conducente, gli investigatori
riuscivano quindi ad individuare un fotogramma tratto da un’ulteriore telecamera ove era possibile
rilevare la targa del citato mezzo e, in questo modo, giungere all’identificazione del proprietario in
ROSSITTO Ettore; l’uomo veniva quindi sottoposto a monitoraggio e ciò consentiva di
Comando Provinciale CC di Messina
Segue - Comunicato Stampa del 16.11.2020
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accertare i suoi pregressi rapporti di conoscenza con il SALMERI Giovanni, soggetto che
risultava irreperibile da tempo, sebbene nessuno ne avesse denunciato la scomparsa.
L’identificazione del cadavere in SALMERI Giovanni avveniva proprio a seguito dell’accesso
eseguito dagli investigatori presso l’abitazione del predetto, effettuata utilizzando uno dei mazzi di
chiavi rivenuti sulla scena del crimine. L’uomo viveva da solo e in pessime condizioni igienico
sanitarie e i vicini confermavano di non averlo più visto sin dal mese di luglio.
La visione di ulteriori telecamere consentiva, inoltre, di individuare delle immagini risalenti alla
mattina del 28 luglio, ritraenti il SALMERI in compagnia del ROSSITTO nei pressi di un ufficio
postale di Milazzo, dove da successivi accertamenti, emergeva che il SALMERI aveva ritirato, poco
prima, 650 euro di pensione. Sulla base di tale circostanza, in considerazione della sequenza
temporale delle immagini raccolte, è stato possibile ricostruire il delitto commesso dal ROSSITTO
il quale, dopo avere condotto il SALMERI in località isolata, sulla sponda del fiume Mela,
verosimilmente sottraeva alla vittima il denaro della pensione appena riscossa dall’ufficio postale
per poi ucciderlo con 11 coltellate, dando alle fiamme il corpo.
Sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti, il G.I.P. ha ritenuto sussistente la
premeditazione del delitto, comprovata anche da ulteriori filmati del giorno precedente all’omicidio
che ritraggono il ROSSITTO mentre si reca ad effettuare 2 sopralluoghi nei pressi del luogo ove il
giorno successivo avverrà il delitto, in una circostanza, invertendo repentinamente la marcia a
poche centinaia di metri, essendosi accorto della presenza di una pattuglia dei Carabinieri.
Il ROSSITTO, pregiudicato e disoccupato, è stato associato alla Casa Circondariale di Barcellona
Pozzo di Gotto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.
Messina, 16.11.2020
Alle ore 11,00 odierne, presso il Comando Provinciale Carabinieri di Messina, nel rispetto delle vigenti norme di contenimento della diffusione del virus covid-19, il Procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto Dott. Emanuele Crescenti incontrerà gli organi di informazione rilasciando alcune battute sull’indagine ed eventuali brevi interviste
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