Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Covid, ASP Messina: “L'assessore Razza non può far finta di niente”

Durissimo intervento sulla situazione dell'epidemia  e sul comportamento dell'ASP di Messina, oggi durante il dibattito in Assemblea Regionale che è seguito alle comunicazioni dell’Assessore Razza.

Messina, 27/01/2021 - Il deputato di Sicilia Vera Danilo Lo Giudice ha ricordato i tanti e gravi problemi che la popolazione sta vivendo in questi mesi, con particolare gravità nella città dello Stretto, tanto da poter parlare ormai di un “caso Messina.”
Lo Giudice ha elencato le tante criticità, dal numero dei posti letto “che nessuno sa se ci sono o non ci sono”, ai tempi dei tamponi e della comunicazione degli esiti “che sono ormai di ben due settimane,
facendo perdere ogni possibilità di tracciamento dei contatti”, dalla situazione della raccolta dei rifiuti a casa delle persone in quarantena “per cui l’ASP si è limitata a fare una nota ai Comuni dicendo che dovevano organizzarsi autonomamente, ignorando i cumuli di rifiuti che i cittadini in quarantena si ritrovano in casa”, passando per la vicenda che ha coinvolto la Direttrice sanitaria dell’ospedale
di Barcellona Pozzo di Gotto, prima trasferita alle Eolie e poi reintegrata “senza che nessuno desse alcuna spiegazione o si individuasse alcun responsabile, anche dopo che dei fatti si era parlato su tutta la stampa nazionale.”
Come esempio eclatante del caos organizzativo, Lo Giudice ha citato quello di ben 3.129 tamponi effettuati a novembre e dicembre, i cui esiti sono stati caricati nel sistema solo il 4 gennaio: situazione
pazzesca, che non consente il tracciamento, non consente nulla.”

Un vero e proprio “cahier de doleance” che descrive quella che Lo
Giudice ha definito come “una situazione disarmante e disastrosa sotto
ogni punto di vista, di fronte alla quale mi sarei aspettato che
l’Assessore desse qualche spiegazione, fornisse ai cittadini qualche
indicazione sulle soluzioni che saranno adottate.
Alla base dei problemi, per il deputato di Sicilia Vera, “c’è una
situazione di “confusione sovrana, che non indica alcuna
responsabilità, su cui l’Assessore non fornisce alcun chiarimento.

Io non voglio additare responsabilità ma voglio che la situazione in
città a Messina migliori, non dico alla perfezione ma almeno a livelli
di civiltà. Assistiamo invece ad una guerra interna alla ASP di
Messina, dove tutti sono generali ma nessuno sembra fare il proprio
lavoro; si continua a silurare, a reintegrare. Tutto fuorché risolvere
i problemi.”
“Lei – ha detto Lo Giudice rivolto a Razza – non può stare a guardare,
ma deve dare risposte concrete e dare soluzioni ai problemi.”

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