Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Giornata e filastrocca delle api di Mimmo Mòllica

Oggi 20 maggio 2021 è la «Giornata mondiale delle api», istituita per sensibilizzare l'opinione pubblica del Pianeta sulla fondamentale importanza degli insetti impollinatori, minacciati dall’uso indiscriminato di pesticidi in agricoltura, ma non solo. E in Sicilia il rischio è ancora maggiore per il rischio (scongiurato) di estinzione dell’ape nera sicula 

20/05/2021 - Api scure, grigie o nerissime, quasi africane. L’ape sicula (Apis mellifera siciliana) viene detta nera e ha l’addome scurissimo, è ricoperta da una peluria giallastra. Le sue ali sono più piccole di quelle della cosiddetta ape italiana, la cui livrea è tipica della ape ligustica, quella più diffusa in Italia. L’ape nera, dopo millenni in Sicilia, è stata soppiantata dalle api ligustiche del nord Italia per ragioni connesse alle tecniche di allevamento. L’ape sicula rischiò così l’estinzione, evitata dall’entomologo siciliano, Pietro Genduso, che la studiò lungamente e ne trasmise la passione allo studente Carlo Amodeo, che rimane il solo allevatore di api regine siciliane: gli ultimi bugni di api nere sicule furono ritrovati a Carini (Pa). Carlo Amodeo ne conservò l’esistenza sulle isole di Filicudi e Vulcano. Non solo gialle, perciò, vi sono pure le api nere, ma tutte quante oggi rischiano di sparire, minacciate come sono da pesticidi e malattie, da cambiamenti climatici, parassiti e perdita di habitat. I pesticidi sono la iattura peggiore, quella più diretta, in quanto in grado di sancire il declino degli impollinatori, ruolo principale delle api per la produzione alimentare, assieme ad altri insetti come le farfalle e i bombi. Un terzo del cibo del Pianeta necessita dell’impollinazione per venire prodotto: frutta e verdura sparirebbero senza le api. Il severo controllo delle sostanze chimiche pericolose in agricoltura è perciò una misura urgente e inevitabile per la protezione delle ali. Il primo passo e il più efficace per evitarne l’estinzione. 

La «Filastrocca dell'ape» di Mimmo Mòllica vuole essere omaggio a questi laboriosi insetti, ma pure appello per la salvezza delle api e della biodiversità. Le api, infatti, sono in reale pericolo, minacciate da pesticidi e perdita del loro habitat. I pesticidi le paralizzano, causandone il disorientamento e la morte. Salviamo le api!

«Filastrocca dell’ape»

Sono l'ape piccina e fedele
sono l'ape che fabbrica il miele,
sempre in volo come gli aviatori,
sempre pronta a posarmi sui fiori.

Sempre in viaggio, tra il campo e il giardino,
dal trifoglio o anche dal ciclamino
succhio il nettare d'ogni fioritura,
soave dono di madre natura.

Dolce miele ch'è fonte di vita,
ricco polline di margherita,
siam del nettare i raccoglitori,
della cera siamo fabbricatori.

Ma facciamo assai più per la gente,
proteggiamo e salviamo l'Ambiente,
mentre l'aria si sporca e si inquina,
l'acqua è torbida e non cristallina.

Se sparissi per sempre dal mondo
è il Pianeta che andrebbe più a fondo:
senza le api e gli impollinatori
finirebbero gli agricoltori.

Siamo in tanti ad averlo capito
che il Pianeta va ben custodito
dall'abuso di quei pesticidi
con cui le api le annienti, le uccidi.

Se le api non ci fossero più
a soffrirne saresti anche tu
e ciò che di più grande avrai perso
sarà il cielo, cioè l'Universo.

L'ape, insetto grazioso e giocondo
custodisce i segreti del mondo,
è preziosa perché messaggera
dell'arrivo d'ogni primavera.

Siamo piccole ma l'alveare
è la casa del dolce abitare,
dove c'è pace, intesa e unità,
cera, miele, lavoro e umiltà.

Noi di Dio siamo la volontà,
e nel mondo noi siam libertà.

Mimmo Mòllica ©

Foto di Clker-Free-Vector-Images da Pixabay

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