Rito della Luce: 21 e 22 giugno alla scoperta dell’Incanto dell’Invisibile pensato da Antonio Presti

TORNA IL RITO DELLA LUCE ALLA PIRAMIDE 38° PARALLELO E RINASCE IL NUOVO ATELIER SUL MARE ASTEROIDE20049 ANTONIOPRESTI A VILLA MARGI,  21 e 22 giugno alla scoperta dell’Incanto dell’Invisibile    Reitano (Me), 19/06/2025 - Il  Rito della Luce  pensato e voluto da  Antonio Presti  ritorna a Motta d’Affermo per l’apertura straordinaria della Piramide 38º Parallelo, opera monumentale simbolo della Fiumara d’arte. L’esperienza, gratuita e immersiva, consentirà ai visitatori di sperimentare il Rito della Luce, attraverso l’unico punto d’accesso alla Piramide. Si attraverserà un lungo cunicolo scuro, illuminato soltanto dalla luce che filtra dall’accesso. Poi il buio, lo stesso che Dante descrive  nel mezzo del cammin di nostra vita . Il visitatore procederà così a tentoni, potendo contare soltanto sui propri passi. Fino all’accesso alla Piramide, al solstizio d’estate, alla luce nuova che torna a indicare la strada.  Tra canti, danze e musiche, il ...

IL T.A.R. CONDANNA L’I.N.P.S. PER IL DINIEGO DI ACCESSO AGLI ATTI SUL TRATTAMENTO PENSIONISTICO

IL T.A.R. CONDANNA L’I.N.P.S. - ILLEGITTIMO IL DINIEGO DI ACCESSO AGLI ATTI RELATIVI AL TRATTAMENTO PENSIONISTICO.

15/05/2021 - Nel luglio 2020, la sig.ra G.B., coniuge divorziata, al fine di proporre un’azione giurisdizionale finalizzata ad ottenere sia la corretta quantificazione del trattamento pensionistico di reversibilità alla stessa spettante, sia il pagamento da parte dell’Ente di previdenza di taluni arretrati, inoltrava apposita istanza di accesso al fine di poter prendere visione ed estrarre copia degli atti afferenti, per l’appunto, il trattamento pensionistico percepito dalla medesima e dall’ex coniuge.
Di fronte al silenzio serbato dall’I.N.P.S. sulla propria richiesta di accesso agli atti, la sig.ra G.B. decideva, allora, di rivolgersi al giudice amministrativo, con il patrocinio degli Avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza, al fine di ottenere, dall’Ente, l’accesso e l’esibizione della documentazione richiesta, e non ottenuta, con l’istanza di accesso agli atti.

In giudizio, gli avv.ti Rubino e Valenza ribadivano l’interesse della propria assistita alla integrale ostensione della documentazione richiesta, indispensabile per poter accertare la corretta quantificazione del trattamento pensionistico alla stessa riconosciuto e il diritto al pagamento da parte dell’I.N.P.S. dei consistenti arretrati, e proporre, se del caso, un’azione giurisdizionale a tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
Il T.A.R. Palermo, in accoglimento delle difese formulate dai legali Rubino ed Valenza, ha dichiarato, in parte, cessata la materia del contendere con riguardo alla parziale documentazione rilasciata in pendenza del giudizio, e, per il resto, ha accolto il ricorso, riconoscendo il diritto della ricorrente alla visione della restante documentazione richiesta e obbligando, per l’effetto, l’I.N.P.S. ad esibire integralmente la documentazione richiesta, condannando altresì l’Ente di Previdenza anche al pagamento delle spese processuali.

Per effetto della sentenza, dunque, l’I.N.P.S. dovrà provvedere ad esitare integralmente l’istanza di accesso agli atti entro il termine di trenta giorni, garantendo l’accesso a tutti i documenti richiesti, in possesso dell’Ente.

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