Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

«Filastrocca dell’invidia» di Mimmo Mòllica

La «Filastrocca dell'invidia» di Mimmo Mòllica. L'invidia è una forma di debolezza? È desiderio di possedere ciò che hanno gli altri, di essere come altri o è proprio ostilità nascosta verso gli altri? È...


«Filastrocca dell’invidia» di Mimmo Mòllica

Gli invidiosi sono sempre golosi,
son gelosi e un po' tenebrosi,
hanno fame di tutto e di niente,
voglion tutto ciò che ha l'altra gente,
hanno fame ma non sanno di che,
hanno sete ma non sanno perché.

L'invidioso non vede mai il sole,
non ha mai, mai con sé ciò che vuole,
non conosce la felicità,
cerca sempre quello che non ha.

Sì, l'invidia è per sé dolorosa,
ma per gli altri è un po' pericolosa,
l'invidioso brama ciò che non è,
vuole quello che appartiene a te.

Poi l'invidia ci presenta il conto,
è il segnale che hai perso il confronto,
è la prova che siam dei perdenti
nei confronti di amici e parenti,
è conferma di vivere male,
di subire il confronto sociale.

Squattrinato, dottore o contessa
chi la prova giammai la confessa,
non ci vuole la maga indovina
che ci dica «l'invidia è meschina».

E' qualcosa che parla di sé,
altro punto di vista non c'è,
senza neanche sapere perché
io vorrei solo essere te.

Mimmo Mòllica ©

L'invidia è una forma di debolezza? È desiderio di possedere ciò che hanno gli altri, di essere come altri o è proprio ostilità nascosta verso gli altri? È desiderio di arrecare un danno a qualcuno, di togliere a qualcun altro la felicità o la fortuna che possiede, di togliergli ciò che lo rende «invidiabile»?
Ma attenzione a non essere eccessivamente severi verso questo «cattivo sentimento» che potrebbe appartenere non solo agli altri ma pure a noi stessi: anche noi potremmo essere invidiosi senza volerlo ammettere. Deve essere davvero poco entusiasmante la vita dell'invidioso se dedica le proprie energie a desiderare quella altrui, a volere ciò che hanno gli altri. Ancora più triste e deprimente è la vita di chi si illude di potere essere felice impedendo che gli altri lo siano.

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