Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

Istat: aumentano gli occupati, crescita più consistente dei disoccupati

Istat. Dal 1° gennaio 2021 è stata avviata la nuova rilevazione sulle Forze di lavoro che recepisce quanto stabilito dal Regolamento (UE) 2019/1700. Come riportato in dettaglio nella nota metodologica, le serie storiche degli aggregati diffusi in questo comunicato sono state ricostruite in modalità provvisoria, per il periodo compreso tra gennaio 2004 e dicembre 2020. I confronti temporali possono essere effettuati esclusivamente con i dati in serie storica ricostruiti e non con quelli precedentemente diffusi (per i cambiamenti definitori e altri dettagli si rimanda ai link utili riportati in calce).

 Rispetto a marzo, nel mese di aprile 2021 si registra un lieve aumento degli occupati e una crescita più

consistente dei disoccupati, a fronte di una diminuzione degli inattivi.

 La crescita dell’occupazione (+0,1%, pari a +20mila unità) coinvolge le donne, i dipendenti a termine e i

minori di 35 anni; diminuiscono, invece, gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e gli ultra 35enni.

Il tasso di occupazione sale al 56,9% (+0,1 punti).

 L’aumento del numero di persone in cerca di lavoro (+3,4% rispetto a marzo, pari a +88mila unità)

riguarda entrambe le componenti di genere e tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione sale al 10,7%

(+0,3 punti), tra i giovani scende al 33,7% (-0,2 punti).

 Ad aprile, rispetto al mese precedente, diminuisce anche il numero di inattivi di 15-64 anni (-1,0%, pari a

-138mila unità) a seguito del calo diffuso sia per sesso sia per età. Il tasso di inattività scende al 36,2%

(-0,3 punti).

 Confrontando il trimestre febbraio-aprile 2021 con quello precedente (novembre 2020-gennaio 2021), il

livello dell’occupazione è inferiore dello 0,4%, con una diminuzione di 83mila unità.

 Nel trimestre aumentano le persone in cerca di occupazione (+4,8%, pari a +120mila) a fronte di un calo

degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,6%, pari a -79mila unità).

 Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione, registrate dall’inizio dell’emergenza sanitaria fino a

gennaio 2021, hanno determinato un calo tendenziale dell’occupazione (-0,8% pari a -177mila unità). La

diminuzione coinvolge gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e prevalentemente i 35-49enni. Il

tasso di occupazione scende, in un anno, di 0,1 punti percentuali.

 Rispetto ad aprile 2020, le persone in cerca di lavoro risultano in forte crescita (+48,3%, pari a +870mila

unità), a causa dell’eccezionale crollo della disoccupazione che aveva caratterizzato l’inizio

dell’emergenza sanitaria; d’altra parte, diminuiscono gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-6,3%, pari a -932mila),

che ad aprile 2020 avevano registrato, invece, un forte aumento.




Il commento

Ad aprile prosegue la crescita dell’occupazione già registrata nei

due mesi precedenti, portando a un incremento di oltre 120 mila

occupati rispetto a gennaio 2021. L’aumento coinvolge entrambe

le componenti di genere e si concentra tra i dipendenti a termine.

Ciononostante, rispetto a febbraio 2020, mese precedente a

quello di inizio della pandemia, gli occupati sono oltre 800 mila in

meno e il tasso di occupazione è più basso di quasi 2 punti

percentuali.

Dopo il rallentamento registrato a marzo riprende la crescita della

disoccupazione e prosegue il calo dell’inattività: i tassi risultano

rispettivamente di 1 e 1,3 punti superiori a quelli registrati prima

della pandemia.

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