Rito della Luce: 21 e 22 giugno alla scoperta dell’Incanto dell’Invisibile pensato da Antonio Presti

TORNA IL RITO DELLA LUCE ALLA PIRAMIDE 38° PARALLELO E RINASCE IL NUOVO ATELIER SUL MARE ASTEROIDE20049 ANTONIOPRESTI A VILLA MARGI,  21 e 22 giugno alla scoperta dell’Incanto dell’Invisibile    Reitano (Me), 19/06/2025 - Il  Rito della Luce  pensato e voluto da  Antonio Presti  ritorna a Motta d’Affermo per l’apertura straordinaria della Piramide 38º Parallelo, opera monumentale simbolo della Fiumara d’arte. L’esperienza, gratuita e immersiva, consentirà ai visitatori di sperimentare il Rito della Luce, attraverso l’unico punto d’accesso alla Piramide. Si attraverserà un lungo cunicolo scuro, illuminato soltanto dalla luce che filtra dall’accesso. Poi il buio, lo stesso che Dante descrive  nel mezzo del cammin di nostra vita . Il visitatore procederà così a tentoni, potendo contare soltanto sui propri passi. Fino all’accesso alla Piramide, al solstizio d’estate, alla luce nuova che torna a indicare la strada.  Tra canti, danze e musiche, il ...

Reddito di cittadinanza: da Gioiosa Marea a Patti e ai Nebrodi, denunciati percettori 'indebiti'

Messina: Controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale sui beneficiari del Reddito di Cittadinanza. Denunciate all’Autorità Giudiziaria 102 persone per irregolarità nella percezione del beneficio. A conclusione di specifici controlli volti al contrasto dell’indebita percezione del “Reddito di Cittadinanza”, nel capoluogo ed in tutta la provincia, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina con l’ausilio del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Messina hanno denunciato in stato di libertà 102 persone ritenute responsabili di aver percepito indebitamente il sopracitato assegno statale. Inoltre hanno attivato presso l’I.N.P.S., Ente che eroga il beneficio, le procedure per la sospensione e l’eventuale revoca del sussidio, attivando le specifiche verifiche sui pagamenti in favore dagli indagati di somme pari ad oltre 624.000 euro già versate dall’INPS.
 

 Messina (ME), 9 sett 2021 - Sono al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, diretta dal Procuratore, dott. Maurizio De Lucia, le posizioni di 62 persone, 32 uomini e 30 donne, mentre 19 persone, 14 uomini e 5 donne, sono state segnalate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) diretta dal Procuratore dott. Emanuele Crescenti e 21 soggetti, 15 uomini e 6 donne, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti (ME) diretta dal Procuratore dott. Angelo Vittorio Cavallo. La normativa di legge sul reddito di cittadinanza prevede che i richiedenti al momento della presentazione della documentazione, sono comunque obbligati a comunicare all’INPS l’eventuale presenza di cause impeditive oppure, dopo l’erogazione del sussidio, a comunicare sopraggiunte cause ostative, come le misure cautelari coercitive personali, o variazioni della propria condizione economica che modifichino i presupposti necessari per la concessione del beneficio. 

I Carabinieri della Compagnia di Patti hanno denunciato 5 uomini con precedenti di polizia, di età compresa tra i 22 ed i 67 anni. In Gioiosa Marea, quattro soggetti sono stati denunciati per aver omesso di comunicare la loro sottoposizione ad una misura cautelare personale all’atto della presentazione dell’istanza per la fruizione del predetto beneficio mentre in Santa Domenica Vittoria, all’esito di specifici accertamenti, i Carabinieri hanno deferito, in stato di libertà, un soggetto con precedenti di polizia, poiché, quale percettore di reddito di cittadinanza, avendo ottenuto un compenso da lavoro, da lui svolto nei mesi di marzo e aprile 2021, aveva omesso di comunicare al competente ufficio I.N.P.S. la variazione del proprio reddito, continuando a percepire interamente il citato contributo. 

I Carabinieri della Compagnia di Sant’Agata di Militello hanno segnalato 15 persone, di età compresa tra i 27 ed i 67 anni, percettori del reddito di cittadinanza senza averne titolo. L’attività ispettiva ha evidenziato la omessa comunicazione, da parte dei soggetti beneficiari. In particolare, in cinque casi, i beneficiari omettevano di comunicare le condizioni di alcuni dei propri congiunti conviventi sottoposti a misure cautelari personali, mentre cinque soggetti omettevano di comunicare le proprie condizioni di sottoposti a misura cautelare degli arresti domiciliari o dell’obbligo di dimora. Altri tre soggetti omettevano di comunicare la loro posizione di sottoposti a misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa. In ultimo, due soggetti omettevano di comunicare l’appartenenza al medesimo nucleo familiare.

I Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra, a San Fratello hanno deferito 3
persone; un 45enne ed un 35enne, entrambi sottoposti a misure restrittive della libertà personale
che avevano omesso di comunicare all’INPS il loro stato detentivo mentre invece una donna di
32anni, risultata convivente con persona sottoposta a misura cautelare detentiva, è stata
denunciata per aver omesso di comunicare all’INPS i sopravvenuti motivi ostativi alla
percezione del beneficio economico.
I Carabinieri della Compagnia di Mistretta, hanno accertato che un 31enne di Mistretta ed un
51enne di Capizzi avevano omesso di comunicare all’INPS, ente erogatore, le sopravenute
misure cautelari emerse a loro carico, attivando contestualmente le procedure, tramite l’INPS,
per la revoca del sussidio.

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