Rito della Luce: 21 e 22 giugno alla scoperta dell’Incanto dell’Invisibile pensato da Antonio Presti

TORNA IL RITO DELLA LUCE ALLA PIRAMIDE 38° PARALLELO E RINASCE IL NUOVO ATELIER SUL MARE ASTEROIDE20049 ANTONIOPRESTI A VILLA MARGI,  21 e 22 giugno alla scoperta dell’Incanto dell’Invisibile    Reitano (Me), 19/06/2025 - Il  Rito della Luce  pensato e voluto da  Antonio Presti  ritorna a Motta d’Affermo per l’apertura straordinaria della Piramide 38º Parallelo, opera monumentale simbolo della Fiumara d’arte. L’esperienza, gratuita e immersiva, consentirà ai visitatori di sperimentare il Rito della Luce, attraverso l’unico punto d’accesso alla Piramide. Si attraverserà un lungo cunicolo scuro, illuminato soltanto dalla luce che filtra dall’accesso. Poi il buio, lo stesso che Dante descrive  nel mezzo del cammin di nostra vita . Il visitatore procederà così a tentoni, potendo contare soltanto sui propri passi. Fino all’accesso alla Piramide, al solstizio d’estate, alla luce nuova che torna a indicare la strada.  Tra canti, danze e musiche, il ...

La «Filastrocca del Brutto Anatroccolo» di Mimmo Mòllica, omaggio ad Andersen

11 nov 2021 - L'11 novembre 1843 Hans Christian Andersen pubblica "Il Brutto Anatroccolo", la sua fiaba più celebre, premiata dalla critica pubblicata in edizione aggiornata e illustrata nel 1849 e nuovamente nel 1862. La «Filastrocca del Brutto Anatroccolo» di Mimmo Mòllica ripropone, in versi e strofe, «Il brutto anatroccolo» di Andersen, il piccolo pennuto grande e goffo, dalle piume grigie, emarginato (oggi diremmo stalkizzato) dagli altri che lo deridono e lo maltrattano, facendolo sentire un ‘diverso’. Brutto Anatroccolo fugge da tutti volendo ritrovare se stesso. Ci riuscirà grazie ai candidi cigni, rinforzando in sè l'autostima, accettandosi e imparando a volersi bene.
Di seguito pubblichiamo una sintesi della filastrocca di Mimmo Mòllica.


«Filastrocca del Brutto Anatroccolo»

Finito giusto il tempo della cova
l’Anatra vide schiudersi le uova,
vide i pulcini, belli e dorati ognuno,
ma ancora chiuso ne restava uno.

Quando l’uovo si aprì, tra lunga attesa,
per i suoi fratellini che sorpresa!
Oh, che strano anatroccolo era nato:
goffo, assai strano, da sembrar malato.

«Ma che Brutto Anatroccolo è mai questo?»,
nell’osservarlo ognuno se l’è chiesto,
era bitorzoluto come un broccolo:
lo chiamarono perciò Brutto Anatroccolo.

Iniziarono a prenderlo anche in giro
ed a giocargli qualche brutto tiro.
Mamma Anatra proteggerlo voleva,
frenar però i fratelli non poteva.

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Come un gioiello tenuto in uno scrigno,
Brutto Anatroccolo è diventato un cigno!
Era il più bello di tutto lo stagno,
era davvero una bellezza al bagno.

Brutto Anatroccolo da quel giorno là
provò la gioia, la felicità,
e assieme a tutti i cigni, nuovi amici,
vissero là bianchissimi e felici.

Brutto Anatroccolo non restò più solo
e assieme agli altri cigni spiccò il volo.

Mimmo Mòllica ©
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Le Fiabe scritte dal poeta danese Hans Christian Andersen sono in totale di 156, tradotte in 80 lingue. Pubblicate tra il 1835 e il 1872, le fiabe di Andersen sono universalmente celebri: La sirenetta, Il soldatino di stagno, Il brutto anatroccolo, La principessa sul pisello, Pollicina, La piccola fiammiferaia ed altre ancora.
Nato a Odense (Danimarca), nei quartieri poveri della città, il 2 aprile 1805, è celebre per le sue fiabe. Andersen era figlio di un venditore ambulante e la sua famiglia al completo viveva in una sola stanza in assoluta povertà, nella casa della nonna materna. Forse il futuro scrittore trasformò genialmente la condizione in cui era costretto a vivere in un mondo di fiaba.
In suo onore, nel 1956, è stato istituito il «Premio Andersen» per la narrativa giovanile, che premia ogni anno i migliori scrittori del genere.

Illustrazione di Vilhelm Pedersen da Wikipedia

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