Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

Comunità di Meta censura 1,2 miliardi di spam su droga, violenza, terrorismo e frodi

Facebook, spam in crescita rispetto ai 777 milioni del terzo trimestre. Nel quarto trimestre 2021 la Comunità di Meta è intervenuta su 1,2 miliardi di contenuti, 4 milioni legati alla droga, in crescita rispetto ai 2,7 milioni del terzo trimestre del 2021. La Comunità è intervenuto inoltre su 1,5 milioni di contenuti legati alle armi da fuoco, in crescita rispetto agli 1,1 milioni rilevati nel terzo trimestre. 
Sono i risultati del report periodico sull'applicazione degli Standard della Comunità di Meta. 

02/03/2022 - "Tra il terzo e il quarto trimestre del 2021, la diffusione dei contenuti pericolosi su Facebook e Instagram è stata per lo più costante o in diminuzione in alcune delle aree di policy. Questo è avvenuto, in parte, grazie al miglioramento e al potenziamento delle nostre tecnologie di rilevamento proattivo", ha spiegato Guy Rosen, Vice Presidente Integrity. 

1. Violenza e istigazione alla violenza Cerchiamo di impedire possibili atti di violenza offline che potrebbero essere correlati a contenuti su Facebook. Anche se sappiamo che è comune che le persone esprimano antipatia o disapprovazione minacciando o invitando all'uso della violenza in modo scherzoso, rimuoviamo qualunque contenuto che promuova o istighi seriamente alla violenza. Provvederemo a rimuovere i contenuti, disabilitare gli account e collaborare con le forze dell'ordine qualora ritenessimo reale l'eventualità di seri rischi di danno fisico o minacce dirette alla sicurezza pubblica. Cerchiamo anche di considerare il linguaggio e il contesto per distinguere le dichiarazioni casuali da contenuti che possano costituire una minaccia reale alla sicurezza pubblica o personale. Per determinare se una minaccia è credibile, potremmo anche prendere in considerazione altre informazioni come la visibilità pubblica di una persona e i rischi per la sua sicurezza fisica. In alcuni casi, rileviamo minacce ipotetiche o auspicate rivolte a terroristi e altri soggetti colpevoli di atti violenti (ad es. "I terroristi meritano di essere uccisi") e riteniamo che tali minacce non siano credibili in assenza di prove specifiche del contrario. 


 1. Violenza e istigazione alla violenza Fondamenti della normativa Cerchiamo di impedire possibili atti di violenza offline che potrebbero essere correlati a contenuti su Facebook. Anche se sappiamo che è comune che le persone esprimano antipatia o disapprovazione minacciando o invitando all'uso della violenza in modo scherzoso, rimuoviamo qualunque contenuto che promuova o istighi seriamente alla violenza. Provvederemo a rimuovere i contenuti, disabilitare gli account e collaborare con le forze dell'ordine qualora ritenessimo reale l'eventualità di seri rischi di danno fisico o minacce dirette alla sicurezza pubblica. Cerchiamo anche di considerare il linguaggio e il contesto per distinguere le dichiarazioni casuali da contenuti che possano costituire una minaccia reale alla sicurezza pubblica o personale. Per determinare se una minaccia è credibile, potremmo anche prendere in considerazione altre informazioni come la visibilità pubblica di una persona e i rischi per la sua sicurezza fisica. In alcuni casi, rileviamo minacce ipotetiche o auspicate rivolte a terroristi e altri soggetti colpevoli di atti violenti (ad es. "I terroristi meritano di essere uccisi") e riteniamo che tali minacce non siano credibili in assenza di prove specifiche del contrario. 

 5. Frode e truffe Fondamenti della normativa Nel tentativo di prevenire attività fraudolente che possono danneggiare persone o aziende, eliminiamo i contenuti che ingannano, travisano intenzionalmente o comunque truffano o sfruttano altri per denaro o proprietà. Tra questi annoveriamo i contenuti che cercano di coordinare o promuovere queste attività tramite i nostri servizi. Consentiamo alle persone di sensibilizzare ed educare gli altri su queste attività, oltre che di condannarle, purché i contenuti non includano informazioni riservate, come dati personali. 

 3. Gestione degli atti di violenza e pubblicizzazione di attività criminali Fondamenti della normativa Nel tentativo di prevenire e contrastare la violenza offline e i comportamenti emulativi, vietiamo alle persone di agevolare, organizzare, promuovere o tollerare determinate attività criminali o lesive che prendono di mira persone, aziende, proprietà o animali. Consentiamo alle persone di discutere e sostenere la legalità di attività criminali o lesive, nonché di attirare l'attenzione su attività criminali o lesive che hanno vissuto o di cui sono testimoni, purché non si istighi o si promuova la violenza. 

 23. Proprietà intellettuale Facebook tratta seriamente i diritti di proprietà intellettuale e ritiene che siano importanti per promuovere la possibilità di esprimersi, la creatività e l'innovazione nella nostra community. L'utente è il proprietario di tutti i contenuti e le informazioni pubblicate su Facebook e può controllare il modo in cui vengono condivisi mediante le impostazioni sulla privacy e le impostazioni delle applicazioni. Tuttavia, prima di condividere contenuti su Facebook, assicurati di disporre dei diritti necessari. Ti preghiamo di rispettare i diritti d'autore, i marchi e altri diritti legali di altre persone. Ci impegniamo ad aiutare le persone e le organizzazioni a promuovere e proteggere i loro diritti di proprietà intellettuale. Le Condizioni d'uso di Instagram non consentono alle persone di pubblicare contenuti che non rispettano i diritti di proprietà intellettuale di un'altra persona, compresi quelli su copyright e marchi. Pubblichiamo informazioni sui rapporti relativi alla proprietà intellettuale che riceviamo nel nostro Rapporto sulla trasparenza biennale, che si trova all'indirizzo https://transparency.facebook.com/

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