Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Bartolo Cattafi, Samonà ricorda il poeta siciliano nel centenario della nascita

L'assessore Samonà ricorda i cento anni della nascita di Bartolo Cattafi grande poeta siciliano del '900. “Poeta innovativo dalla penna tagliente e dalla poetica schietta. Non si piegò alle mode e fu schivo e spesso isolato”. Così l’assessore dei Beni culturali Alberto Samonà ricorda il poeta siciliano Bartolo Cattafi nel centenario della nascita


Palermo, 6 luglio 2022 – “A cento anni dalla nascita voglio ricordare Bartolo Cattafi, poeta anticonformista, intellettuale raffinato e schivo, uomo dal molteplice talento artistico, tra i meno apprezzati del suo tempo e sicuramente tra i più innovativi e potenti della seconda metà del ‘900.
Cattafi, nato a Barcellona Pozzo di Gotto, era profondamente siciliano, con tutto il genio e la ruvidità che spesso i siciliani hanno; polemico non per spirito di contraddizione ma per natura, non cercò mai il compiacimento dei potenti o praticò l’adulazione motivo che, probabilmente, incise sulla notorietà nel suo tempo. 

Uomo dalla penna decisa, tagliente, e dalla poetica schietta, dominata da un elemento di inquietudine costante, fu un profondo innovatore nello stile ma pagò il prezzo dell’isolamento: figura appartata, non perché gli mancassero amici ed estimatori influenti, ma per scelta, anzi per vocazione, incompreso dal suo tempo, Cattafi merita oggi di essere ricordato, a cento anni dalla nascita, come un grande scrittore e poeta che, con la sua arte, ha contribuito a rendere grande il genio e il nome della Sicilia nel mondo. Proprio per valorizzare la sua figura, nei mesi scorsi abbiamo costituito un prestigioso comitato scientifico che ha messo a punto un programma di iniziative, che partiranno in questo anno del centenario, per culminare nel 2023 con un grande convegno internazionale”.

Così l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, ricorda nel centenario della nascita Bartolo Cattafi, poeta siciliano nato a Barcellona Pozzo Gotto, in provincia di Messina il 6 luglio del 1922, e morto a Milano il 13 marzo del 1979.

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