Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

Covid: forte preoccupazione per le nuove linee guida emanate dalla Regione Siciliana

Covid: Flc Cgil Sicilia, forte preoccupazione per le nuove linee guida emanate dalla Regione.  "Esprimiamo forte preoccupazione per le nuove Linee di indirizzo per la gestione dei casi positivi da covid-19 asintomatici o paucisintomatici, emanate dall’Assessorato della Salute della Regione Siciliana". Lo dichiarano in una nota il segretario della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, e Francesco Di Renzo, responsabile nazionale del Gruppo di lavoro policlinici universitari.


Palermo, 16 luglio 2022 - “In particolare i Policlinici universitari – aggiungono – in questi anni di pandemia hanno dato, con enormi sacrifici da parte di tutto il personale, un forte contributo nella lotta al coronavirus, spesso in presenza di carenze di organico e sacrificando in termini di posti letto l’assistenza ad altre patologie”.
"La nuova organizzazione proposta dall’Assessorato alla salute della Regione Siciliana - argomentano Rizza e Di Renzo - prevede, accanto al mantenimento per i pazienti più gravi di strutture covid, la creazione all’interno dei reparti specialistici di stanze di degenza dedicate ai casi positivi da covid-19 asintomatici o paucisintomatici con prevalenza di altre patologie, oppure di aree di assistenza multidisciplinari a gestione infermieristica con presa in carico degli stessi pazienti".

"Riteniamo che questa nuova organizzazione - continuano - vada respinta per le seguenti ragioni: carenza di personale in dotazione organica; tempi troppo stretti per la sua realizzazione; elevata contagiosità delle nuove varianti covid-19; inadeguatezza delle strutture. In altre regioni, come in Toscana, dove il modello è stato proposto: le stanze degenza sono dotate di servizi igienici indipendenti, dove viene assicurato tutto il necessario per il controllo del rischio infettivo sia in termini di competenze clinico assistenziali, che per una corretta gestione della patologia di base; sono previsti percorsi assistenziali distinti; il personale sanitario dispone di spazi appositi per la vestizione e svestizione; l’impianto di condizionamento presente all’interno dell’ospedale prevede la totale estrazione dell’aria con emissione all’esterno".

"Siamo convinti che - concludono Rizza e Di Renzo - i policlinici universitari debbano ritornare alla cura delle altre patologie 'abbandonate' in questo periodo di emergenza covid e che vadano create delle apposite strutture multidisciplinari per la presa in carico dei pazienti affetti da coronavirus e da altre patologie concomitanti. Tutto questo richiede l'individuazione di nuove risorse in termini strutturali e di personale, anziché 'sfruttare' quello esistente, sottoponendolo magari a turni pesanti".

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