Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Covid: forte preoccupazione per le nuove linee guida emanate dalla Regione Siciliana

Covid: Flc Cgil Sicilia, forte preoccupazione per le nuove linee guida emanate dalla Regione.  "Esprimiamo forte preoccupazione per le nuove Linee di indirizzo per la gestione dei casi positivi da covid-19 asintomatici o paucisintomatici, emanate dall’Assessorato della Salute della Regione Siciliana". Lo dichiarano in una nota il segretario della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, e Francesco Di Renzo, responsabile nazionale del Gruppo di lavoro policlinici universitari.


Palermo, 16 luglio 2022 - “In particolare i Policlinici universitari – aggiungono – in questi anni di pandemia hanno dato, con enormi sacrifici da parte di tutto il personale, un forte contributo nella lotta al coronavirus, spesso in presenza di carenze di organico e sacrificando in termini di posti letto l’assistenza ad altre patologie”.
"La nuova organizzazione proposta dall’Assessorato alla salute della Regione Siciliana - argomentano Rizza e Di Renzo - prevede, accanto al mantenimento per i pazienti più gravi di strutture covid, la creazione all’interno dei reparti specialistici di stanze di degenza dedicate ai casi positivi da covid-19 asintomatici o paucisintomatici con prevalenza di altre patologie, oppure di aree di assistenza multidisciplinari a gestione infermieristica con presa in carico degli stessi pazienti".

"Riteniamo che questa nuova organizzazione - continuano - vada respinta per le seguenti ragioni: carenza di personale in dotazione organica; tempi troppo stretti per la sua realizzazione; elevata contagiosità delle nuove varianti covid-19; inadeguatezza delle strutture. In altre regioni, come in Toscana, dove il modello è stato proposto: le stanze degenza sono dotate di servizi igienici indipendenti, dove viene assicurato tutto il necessario per il controllo del rischio infettivo sia in termini di competenze clinico assistenziali, che per una corretta gestione della patologia di base; sono previsti percorsi assistenziali distinti; il personale sanitario dispone di spazi appositi per la vestizione e svestizione; l’impianto di condizionamento presente all’interno dell’ospedale prevede la totale estrazione dell’aria con emissione all’esterno".

"Siamo convinti che - concludono Rizza e Di Renzo - i policlinici universitari debbano ritornare alla cura delle altre patologie 'abbandonate' in questo periodo di emergenza covid e che vadano create delle apposite strutture multidisciplinari per la presa in carico dei pazienti affetti da coronavirus e da altre patologie concomitanti. Tutto questo richiede l'individuazione di nuove risorse in termini strutturali e di personale, anziché 'sfruttare' quello esistente, sottoponendolo magari a turni pesanti".

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