Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

La «Filastrocca dell’identità» per i 200 dalla nascita di Gregor Mendel



La «Filastrocca dell’identità» per i 200 dalla nascita di Gregor Mendel, il padre della genetica. Nasceva il 22 luglio 1822 Gregor Mendel, biologo e matematico, precursore della moderna genetica, profondo studioso dei caratteri ereditari. 

22/07/2022 - Mendel è considerato il padre della genetica, scopritore della "carta d'identità" biologica degli esseri umani. Figlio di Anton Mendel e Rosine Schwirtlich, contadini di Hynčice, in Moravia (Repubblica ceca), Gregor Mendel fece il giardiniere e l’apicoltore, prima di dedicarsi alla vita monastica e alla ricerca. 
Dagli esperimenti sulle piante di pisello derivarono le sue teorie sull'ereditarietà dei caratteri genetici: secondo Mendel, gli esseri viventi trasmettono tra loro i caratteri che determinano l'aspetto estetico e la struttura interna degli ultimi nati. La sua teoria, nel 1953, aprì la strada alla scoperta del DNA.

«Filastrocca dell’identità»

Questo son io,
son proprio io,
sono nipote
di nonno e zio,
nonché fratello
del mio gemello.

Mi chiamo anch’io
col nome mio
e anche se sono
figlio di Dio,
nacqui da mamma
e papà mio,
e siamo un trio,
e casa mia
è il suol natio.

Nacqui un bel giorno
proprio qua attorno,
sotto l’influsso
un po’ discusso
di un segno astrale
che non è male.

Nacqui dotato di un «Dna»,
che non è un marchio di qualità,
ma un documento di identità
che ci distingue poiché ci dà
lingua ed idioma,
il ribosoma,
gene e genoma,
il cromosoma,
pelle, statura,
e abbronzatura,
l’intelligenza con cui ragiono,
quando mi chiedo:
«Ma io chi sono?».

Io non sapevo come chiamarmi,
intendo dire che nome darmi,
e così il nome, senza clamori,
me l’hanno dato i miei genitori.
Ed è da allora, quel giorno lì,
che a scuola o in casa mi chiamo così.

Per non incorrere in amnesia
ho registrato la biografia:
nome, cognome,
età e pronome,
poi soprannome e prestanome,
perché e percome.

Mimmo Mòllica ⓒ
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[22/07/2022]

Foto di Hugo Iltis - Wellcome Library, London, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=33070385

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