Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Truffa ai danni dell’UE, sequestrati beni per 163 mila euro in provincia di Reggio Calabria


Truffa ai danni dell’Unione Europea. La Procura Europea e i Carabinieri sequestrano beni per 163 mila euro in provincia di Reggio Calabria. I Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Messina hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palmi (RC) su richiesta della Procura Europea - Ufficio dei Procuratori Europei delegati per Sicilia e Calabria - con la quale è stato disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di denaro e beni immobili per 163 mila euro, profitto di reato, nei confronti di due coniugi residenti nel Reggino. 

27/07/2022 - Il provvedimento ha disposto anche il sequestro di 39 titoli di pagamento (c.d. diritti all’aiuto) di origine delittuosa, di norma assegnati dall’AGEA agli aventi diritto in base agli ettari di terreno agricolo dichiarati in conduzione. Secondo l’ipotesi accusatoria formulata dai PM della Procura Europea, gli indagati avrebbero commesso reiterate condotte illecite volte al conseguimento di erogazioni pubbliche nel settore degli aiuti alle imprese agricole, concessi nell’ambito della Politica Agricola Comune (PAC). Il provvedimento scaturisce dalle investigazioni svolte dal Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare di Messina, competente per le regioni Sicilia e Calabria, che hanno permesso di accertare la truffa aggravata finalizzata a conseguire fraudolentemente sia i “Titoli di Pagamento” (necessari per accedere al regime di Pagamento Unico previsto dalla PAC) sia ingenti contributi pubblici destinati al settore agricolo ed erogati dall’ARCEA (Agenzia della Regione Calabria per le erogazioni in agricoltura). 

La truffa è stata perpetrata dai due coniugi dichiarando in conduzione fondi agricoli di cui non avevano alcuna legittima disponibilità poiché i relativi contratti di acquisto con patto di riservato dominio stipulati con l’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) erano stati successivamente risolti, uno per morosità dell’acquirente e l’altro a seguito dell’emissione dell’interdittiva antimafia nei confronti del contraente. L’esecuzione della misura cautelare, che conferma l’attenzione della Procura Europea e dei Carabinieri nel contrasto alle sistematiche condotte fraudolente poste in essere con il fine di sottrarre ingenti aiuti pubblici al settore agricolo, oltre ad interrompere l’attività delittuosa permette di preservare – ai fini della confisca – somme di denaro e beni immobili (fabbricati e terreni) per un valore complessivo pari agli importi percepiti fraudolentemente dagli indagati in spregio alle normative ed in danno dei tantissimi imprenditori onesti.

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