Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

«Paura varda vigna e non filagnu»: ma pure il «timore di Dio» la salvaguarda?

«Paura varda vigna e non filagnu» è un proverbio siciliano diffuso pure in Calabria in versione «Paura guarda vigna e non supala». Il senso è che la paura ci permette di salvaguardare l’intera vigna e non soltanto un singolo filare. Già Antonio Vignali, nel 1557, citava questo proverbio nella sua Lettera alla Gentilissima Madonna.

29/11/2022 - «Filagnu» vuol dire «filare» e «supala» o «sipala» vogliono dire siepe. Filagnu in italiano sta per filagna: pali tutori di legno messi in fila. «Sipala» è la siepe, in italiano «sepala». Se il timore è di subire un furto, proprio la «paura» ci indurrà ad essere vigili, a tutela di ciò che ci appartiene, per cui temiamo. Dunque, la paura di perdere ciò cui teniamo deve indurci a difendere e tutelare le nostre cose, mettendo in atto adeguate misure e strategie. Ma pure la paura che noi incutiamo negli altri, a tutela delle nostre cose, ci permette di salvaguardare la vigna, per l'altrui paura di essere scoperti e severamente puniti.
 
E il «timore di Dio» salvaguarda la vigna? Certamente, per chi crede. Il timore di Dio per il credente non è avere paura di Dio ma rispetto. Il timore di Dio è la consapevolezza che Egli è sempre l'Altissimo da onorare con la propria condotta. Il timore di Dio è il dono dello Spirito che ci ricorda quanto siamo piccoli di fronte a lui e al suo amore e che il nostro bene sta nell’abbandonarci con umiltà, con rispetto e fiducia nelle sue mani. Questo è il timore di Dio.

Proverbi 8.13[3]: Il timore del Signore è odiare il male; io odio la superbia, l'arroganza, la via del male e la bocca perversa (Tanakh)

Antonio Vignali, nato nel 1500 a Siena, nella «Lettera alla Gentilissima Madonna», scritta nel maggio del 1557 e contenente 365 proverbi, scrive: "Pure, come vedete, la paura guarda la vigna".

m.m.

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