Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

La «Filastrocca di primavera» di Mimmo Mòllica: l'equinozio è servito

La «Filastrocca di primavera» di Mimmo Mòllica per l'equinozio di primavera che cade il 21 marzo per tradizione (quest'anno il 20 marzo): dal latino aequĭnoctĭum, dalla locuzione aequa nox («notte uguale al dì»), il Sole si trova allo zenit dell'equatore. Gli equinozi avvengono a marzo e a settembre.


«Filastrocca di primavera» di Mimmo Mòllica

Rosso di sera
bel tempo si spera,
filastrocca di primavera,
filastrocca pacata e leggera,
filastrocca di un prato a colori
trapuntato di gemme e di fiori.

Primavera ha già preso l’avvio,
degli uccelli s’ode il cinguettio,
s’ode il picchio col suo becchettio,
tra le foglie del sole il brillio
e d’insetti nell’aria il brusio.

Primavera già vedo brillare
sopra il mare al chiarore lunare
una luna che accende la sera,
mentre spira una brezza leggera.

Primavera sugli abeti dei viali
s’ode un rapido battere d'ali,
è un fringuello che s'alza frullando,
una rondine passa volando,
e le foglie cullate dal vento,
dolcemente stormire io sento.

In campagna non più alberi spogli,
ma vestiti di freschi germogli,
l’erba è verde e sugli alberi tutti
fiori e gemme preannunciano i frutti.

Dentro i nidi s’ode il pigolio
già delle api si sente il ronzio
delle fronde e dei rami il fruscio,
dei ruscelli dolce il mormorio,
e nel cielo la voce di Dio.

Mimmo Mòllica ©

Nell'emisfero boreale l'equinozio di marzo segna la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, il Sole è esattamente perpendicolare all’equatore e gli emisferi terrestri ricevono uguale quantità di luce solare. In effetti, sappiamo dalla scuola che la primavera inizia il 21 marzo, ma quest’anno cade il 20 marzo. La ragione riguarda il calendario gregoriano, per il quale l'anno solare è di 365 giorni, un quarto di giorno in meno rispetto a quanto impiega la Terra per completare la propria rivoluzione intorno al Sole.

Illustrazione di Agata da Pixabay

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