Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

"L’italiano la strada che ci unisce", laboratori di rafforzamento della lingua italiana e di scrittura creativa nelle province di Palermo, Catania, Messina e Trapani

Circa 1.600 giovani stranieri da tutta la Sicilia coinvolti in percorsi formativi e più di 1.300 studenti stranieri impegnati in laboratori di rafforzamento della lingua italiana, attività musicali e di scrittura creativa, svolti nelle province di Palermo, Catania, Messina e Trapani. Sono i risultati dei progetti "Prisma" e "L’italiano la strada che ci unisce", attivati dall'assessorato della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro della Regione Siciliana

Palermo, 24/03/2023 - Circa 1.600 giovani stranieri da tutta la Sicilia coinvolti in percorsi formativi e più di 1.300 studenti stranieri impegnati in laboratori di rafforzamento della lingua italiana, attività musicali e di scrittura creativa, svolti nelle province di Palermo, Catania, Messina e Trapani, anche grazie a un supporto individualizzato con l’ausilio di educatori, peer educator e mediatori culturali. Sono alcuni dei numeri con cui si sono chiusi i progetti "Prisma" e "L’italiano la strada che ci unisce", attivati dall'assessorato della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro della Regione Siciliana, in partenariato con gli enti del terzo settore e gli istituti scolastici siciliani.

«I risultati finali raggiunti ci lasciano molto soddisfatti, gli indicatori di realizzazione sono più alti rispetto alle attese. E questo ci soddisfa in misura maggiore in quanto i processi formativi e quelli di insegnamento della lingua italiana sono strumenti essenziali per l’integrazione sociale dei giovani stranieri», ha detto oggi l’assessore Nuccia Albano, tracciando un bilancio dei progetti, nel corso dell’incontro che si è svolto nei Cantieri culturali alla Zisa, a Palermo.

All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il dirigente del dipartimento Politiche sociali, Letizia Di Liberti, il direttore dell’Ufficio II Usr Sicilia, Fiorella Palumbo, e il direttore del consorzio Nova, Gianpietro Losapio. Presenti oltre 400 studenti e docenti provenienti da tutte le province siciliane.

«Durante tutti questi mesi - ha aggiunto l’esponente del governo Schifani - abbiamo previsto per i migranti interventi di promozione della partecipazione attiva con momenti di formazione, riflessione e coinvolgimento attraverso metodologie differenti. Abbiamo potenziato il sistema scolastico e incentivato tante persone provenienti da altri Paesi a partecipare alla vita sociale, economica e culturale del territorio. È stato intrapreso un percorso di cambiamento - ha concluso l'assessore - capace di dare continuità alle azioni che stiamo mettendo in atto e gettato le basi per rendere duraturi i risultati raggiunti».

Il Piano regionale integrato per una Sicilia multiculturale e accogliente (Prisma) è finanziato dal Fondo asilo, migrazione e integrazione (Fami) 2014-2020 nell’ambito dei progetti Impact. La Regione Siciliana è capofila del progetto.

Nelle foto in allegato, da sinistra Michela Bongiorno, dirigente del Servizio 3 del dipartimento Famiglia e politiche sociali; l'assessore Nuccia Albano; Letizia Di Liberti, dirigente generale del dipartimento Famiglia e politiche sociali

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