Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

Nel regno di Thea: visita guidata alla Grotta San Teodoro di Acquedolci

“Giornate Europee dell’Archeologia”: Bagheria, Termini Imerese, Ficarra, Agira, Riesi. Ultimi appuntamenti di BCsicilia per la conclusione delle “Giornate Europee dell’Archeologia”. Domenica 18 Giugno 2023, sono previste cinque iniziative che si terranno a Bagheria, Termini Imerese, Ficarra, Agira, Riesi. 

16/06/2023 - Si inizia alle ore 9,30 alla scoperta dell’antica Solunto. Alla stessa ora a Termini Imerese si va sulle tracce di Terravecchia, l’antico quartiere di distrutto nel XVI sec. Alla ore 10 a Ficarra iniziativa “Nel regno di Thea: visita guidata alla Grotta San Teodoro di Acquedolci” e alle ore 10,30, ad Agira, inizia la visita guidata all’antico Quartiere arabo delle Rocche. Infine a Riesi, alle ore 19,00, si presenta il libro “Gli Shekelesh e la rivoluzione dei Popoli del Mare” di Claudio D’Angelo.

Nel regno di Thea: visita guidata alla Grotta San Teodoro di Acquedolci

Domenica 18 Giugno 2023, ore 10,00, appuntamento Via Logge - Ficarra. Presentazione di Cettina Giallombardo, Presidente BCsicilia sede di Ficarra e di Mauro Cappotto, Consiglio Direttivo BCsicilia sede di Ficarra. La visita è a cura dell’archeologa Sara Natoli.

La grotta di San Teodoro si apre a 140 metri sul livello del mare sulla parte rocciosa del pizzo Castellaro, propaggine settentrionale dell'imponente monte San Fratello, a circa 2 km dal centro abitato di Acquedolci, in provincia di Messina. Deve questo nome ai monaci Basiliani che intorno al mille si rifugiarono al suo interno, in fuga dall’oriente iconoclasta. La grotta, formatasi in seguito ad un fenomeno carsico verificatosi all’incirca otto-dieci milioni di anni fa, conserva una documentazione molto importante della storia della Sicilia, in termini di popolamenti di animali, ormai estinti, e di resti dell'uomo preistorico.

La prima segnalazione della grotta di San Teodoro e dei depositi paleontologici e paleoetnologici ubicati al suo interno e sul talus ad essa antistante, si deve alla esplorazione del Barone Anca che nel 1859 eseguì un primo saggio di scavo. Egli notò che all'interno vi erano depositi del Paleolitico superiore e nell’ampio saggio che fece all'ingresso della grotta trovò un sedimento che conteneva resti di animali (elefante nano, iena, cervo, cinghiale, orso, asino). Indagini successive furono condotte da Vaufray, Graziosi e Maviglia.

La grotta di San Teodoro fu abitata dall’uomo tra i 12.000 e gli 8.000 anni a.C. l’ultimo periodo del Paleolitico Superiore. La singolarità e l’importanza della grotta è data dal ritrovamento delle prime sepolture paleolitiche siciliane: sono cinque crani e due scheletri eccezionalmente completi che per primi hanno consentito una conoscenza approfondita degli antichi abitanti della Sicilia. La testimonianza più importante è data dal ritrovamento dei resti fossili di una donna di circa 30 anni, alta 164 cm alla quale è stato attribuito il nome di Thea (dal latino Theodora) per collegarlo a quello della grotta.

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