Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Malagiustizia a Messina, Santo Bonasera: Ha dovuto vendere la casa, una vita distrutta

(Mala)Giustizia: Siracusano, vicenda Santo Bonasera inconcepibile, serve coraggiosa riforma del sistema giudiziario. 
Ha dovuto vendere la propria casa. Ha intaccato i risparmi di una vita per pagare gli avvocati e le spese giudiziarie. Il risultato? Una vita distrutta, e uno stigma difficile da cancellare in una città di provincia. Bonasera adesso chiederà i danni alla Corte europea dei diritti dell’uomo. 


Messina, 27 sett 2023 - “Da Messina arriva alla ribalta mediatica nazionale un’ordinaria storia di malagiustizia. La vittima si chiama Santo Bonasera, un dipendente della Città metropolitana di Messina accusato nel lontano 2012 di assenteismo - i tanto famosi furbetti del cartellino che negli anni abbiamo imparato a conoscere dalle cronache un po’ in tutta Italia - e dunque di truffa ai danni dello Stato. 
Ma in questo caso il signor Bonasera ha subito un tragico scambio di persona, che lo ha costretto ad un incubo giudiziario lungo sette anni e mezzo.
Solo dopo così tanto tempo, infatti, e c’è chi ancora sottovaluta gli assurdi tempi della giustizia italiana, è stato assolto e scagionato dalle infamanti accuse che gli erano piovute addosso.

Nel frattempo Santo Bonasera ha dovuto vendere la propria casa ed ha intaccato i risparmi di una vita per pagare gli avvocati e le spese giudiziarie per potersi difendere in modo adeguato.
Il risultato? Una vita distrutta, e uno stigma difficile da cancellare in una città di provincia.
Al signor Bonasera, che adesso giustamente chiederà i danni alla Corte europea dei diritti dell’uomo, va la nostra sincera solidarietà.
Questa ennesima storia di malagiustizia deve rappresentare per il governo uno stimolo in più per proseguire con una coraggiosa riforma e ristrurrazione del sistema giudiziario italiano.
È inconcepibile che nel 2023 in un Paese civile possano ancora accadere vicende di questo tipo”.

Lo afferma in una nota Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.

Commenti