Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

Ponte sullo Stretto: "Schifani ricattato da Salvini? Se vero la Sicilia non avrebbe speranze"

Ponte Stretto: Siracusano, sacrosanta compartecipazione Sicilia, equivoco sarà superato con accordo coesione. Antonio De Luca (M5s Ars): Schifani ricattato da Salvini? Se vero sarebbe gravissimo, la Sicilia non avrebbe speranze. Un motivo in più perché questo governo regionale vada a casa”

14/12/2023 - "Che Schifani fosse succube di Roma si  era abbondantemente capito già da un pezzo e lo abbiamo detto a chiare lettere più volte, specialmente in occasione degli scandali che hanno travolto l’assessorato al Turismo, gestiti nel peggiore dei modi per non fare uno sgarbo a FdI.  Che il presidente sarebbe addirittura ricattato, in questo caso da Salvini, come riportato dal Fatto Quotidiano, non lo sapevamo. Se fosse vero, sarebbe di una gravità inaudita, la Sicilia, così, non avrebbe speranze, né futuro. Sarebbe un ulteriore e pesantissimo motivo in più perché questo governo regionale del nulla andasse finalmente a casa”.

Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca, a commento delle notizie veicolate dal ‘Fatto quotidiano’, secondo cui Schifani si sarebbe sfogato per l'atteggiamento ricattatorio perpetrato da Lombardo (MPA) su mandato di Salvini al punto da minacciare le dimissioni.

“Alla Sicilia - continua Antonio De Luca – non serve un presidente a mezzo servizio che invece di curarsi del bene della Sicilia pensa solo a cercare di mantenere integra la sua fragile maggioranza che scricchiola ogni giorno di più. Se a ciò si aggiungono ricatti e imposizioni da Roma che ipotecano il nostro futuro e quello dei nostri figli è finita.  Schifani smentisca il ricatto di Salvini o vada a casa”.

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“Questo Governo ha svenduto la Sicilia e i siciliani con una trattativa omertosa che oggi abbiamo smascherato e per la quale il presidente Schifani deve presentarsi in aula.

Ieri nella nota stampa a firma di Schifani si leggeva che la giunta regionale si impegnava a destinare un miliardo di euro di risorse del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027, dandone comunicazione al ministro Salvini con nota del 18 ottobre.
Ebbene siamo andati a ricercare la delibera di giunta in questione ma non l’abbiamo trovata, e non l’abbiamo trovata perché non esiste.

L’unico documento che abbiamo ottenuto,  e per la cui visione abbiamo dovuto fare una formale richiesta di accesso agli atti vedendo negata la nostra prerogativa di parlamentari,  è una nota di poche righe nella quale il presidente Schifani informa il ministro Salvini che la giunta si è impegnata all’unanimità a destinare la somma pari a un miliardo di euro per la costruzione del ponte sullo stretto a valere sulle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la coesione 2021-2027.
 
Inoltre, si legge ancora nella nota, un ulteriore somma non inferiore a 200 milioni di euro sarà destinata alla medesima finalità attingendo alle risorse liberate del Fondo Europeo di Sviluppo regionale 2014 – 2020 nonché alle risorse del programma operativo complementare dello stesso ciclo di programmazione.

E tutto questo sapete perché? Sapete perché il Governo ha deciso di svendere la Sicilia?
Perché vittima di un ricatto del ministro Salvini. Questo Governo, questo presidente si è lasciato ricattare dal governo nazionale,  che ha posto come condizione per dare seguito all’accordo stato regione, che prevede dei trasferimenti per l’aumento alla compartecipazione della spesa sanitaria, lo stanziamento di un miliardo e 200 milioni per la realizzazione del ponte sullo stretto come si legge nella nota. 

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“La compartecipazione delle Regioni Sicilia e Calabria al finanziamento del Ponte sullo Stretto di Messina era già stata concordata con il ministro Salvini. Il presidente Schifani non ha detto di non voler partecipare al finanziamento dell’opera, c’è un equivoco su 300milioni in più chiesti dal governo. La Sicilia aveva invece deliberato per stanziare 1 miliardo di euro”.

Lo ha detto Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia, intervenendo a “Tagadà”, su La7.

“Tutto questo può essere superato e chiarito attraverso la stesura dell’accordo di coesione che verrà negoziato con il ministro Raffaele Fitto, in quella sede si stabiliranno tutti i progetti che verranno finanziati con il Fondo sviluppo e coesione, e la Sicilia avrà più di 6 miliardi di euro per opere pubbliche.
Ricordo che in passato le Regioni del Mezzogiorno hanno avuto difficoltà nella spesa di queste risorse, che spesso sono state restituite, adesso grazie al decreto Sud avremo strumenti nuovi per rendere la spesa dei fondi europei più efficiente e rapida.
È sacrosanto che Sicilia e Calabria partecipino in parte al finanziamento dell’opera perché il costo del Ponte è di circa 5 miliardi, e serve a tutto il Paese, il resto delle risorse preventivate in legge di bilancio saranno impiegate per le opere complementari, come ad esempio collegamenti ferroviari ed autostradali, riqualificazione del waterfront, metropolitana di Messina, che interesseranno queste due Regioni”.

"Se il ponte sullo Stretto di Messina è tornato al centro del dibattito in Italia lo si deve anche a Forza Italia che da sempre ne è stata grande sostenitrice.
A tutti i livelli istituzionali, il nostro partito non ha soltanto fatto una battaglia politica, ma si è impegnato perché fossero individuate le risorse necessarie, in un quadro complessivo di interventi per le infrastrutture indispensabili alla Sicilia.
Proprio per questo, il Governo Schifani ha stanziato la somma di un miliardo di euro, uno sforzo già straordinario ed eccezionale nel contesto dell'attuale situazione economico finanziaria.
Ulteriori richieste di contribuzione da parte della Regione o, peggio ancora, lo storno di fondi già destinati alle infrastrutture siciliane, sarebbero delle fughe in avanti inaccettabili e insostenibili.
Siamo certi che il Governo nazionale se ne farà convinto, così come siamo certi che su queste posizioni, al di là delle appartenenze, non potranno che essere tutti i parlamentari nazionali e regionali favorevoli alla realizzazione del ponte."

Lo dichiara Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all'Assemblea Regionale Siciliana 

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