Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

8 marzo. Una statua per le 'gelsominaie', le fatine dei gelsomini

Inaugurata la scultura in memoria delle gelsominaie collocata nella giardineria comunale. Il giorno della festa della donna solitamente si caratterizza per celebrazioni e convegni per sensibilizzare e conquistare i diritti per tutte quelle donne che ancora non li hanno. A Milazzo quest’anno l’8 marzo è stato vissuto in maniera ancora più intensa con l’inaugurazione di una scultura dedicata alle gelsominaie della Piana che è stata collocata
all’interno della giardineria comunale, circondata da piante di gelsomino.

Milazzo (Me), 8 marzo 2024 - A promuovere l’iniziativa è stata la consigliera comunale Maria Magliarditi. “Oggi - ha detto Magliarditi - prende finalmente un progetto che ho avviato nei mesi scorsi recuperando l’opera che lo scultore Maurizio Calabrò aveva realizzato nel 2009 e che era
rimasta nell’androne del palazzo municipale. Grazie al supporto del sindaco, dell’esperto
Franco Russo e gli operai e dei giardinieri del Comune siamo riusciti a creare questo angolo
che vuole essere un simbolo, un luogo di memoria a testimonianza delle prime lotte per i
diritti femminili. Un grande esempio di lotta contro la discriminazione di genere e di dignità
che va commemorato e a cui le nuove generazioni devono ispirarsi”.
Lo scultore Calabrò nel dirsi felice che il suo lavoro abbia trovato la giusta valorizzazione
ha evidenziato come il marmo con cui è stata realizzata la statua, provenisse da una cava di
Varese dove si è riusciti ad estrarre in unico blocco, “cosa ormai rarissima”.
“Le gelsominaie rappresentano un passato importante per la nostra storia – ha aggiunto il
sindaco Pippo Midili – e ricordarle nel giorno della festa con una iniziativa che va oltre il
dibattito ritengo sia un segnale importante nei confronti di chi tanto si è speso per affermare
i diritti non solo delle lavoratrici ma delle donne”.

Concetti ribaditi dalla madrina della giornata, l’ex consigliera comunale Carmen Manna che
dopo aver reso un toccante omaggio a Tindaro La Rosa, storico sindacalista e politico
milazzese e alla sua famiglia, ha ricordato quei tempi nei quali lei stessa da militante del
partito comunista e da esponente sindacale della Cgil, ha condotto dure battaglie, per
rivendicare da donna i diritti delle donne. “Le gelsominaie hanno fatto la storia della nostra
città – ha aggiunto- ricordando i sacrifici, gli sforzi di continuare a lavorare nonostante
avessero i figli in tenera età, la lotta per i diritti sul posto di lavoro. E sono davvero felice di
questa iniziative”.

In chiusura il sindaco Pippo Midili ha reso noto che nelle prossime settimane sarà operativa
anche la Consulta delle donne che è stata già istituita al Comune di Milazzo.

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