Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

‘Hikikomori’: cresce l’esercito di auto-segregati, anche in Sicilia centinaia di casi

Tenuto oggi all’Ars un convegno con sociologi, medici insegnanti e politici e con centinaia di classi collegate da remoto da tutta la Sicilia. ‘Hikikomori’, cresce l’esercito di auto-segregati in casa. Gilistro (M5S): “Anche in Sicilia centinaia di casi. Cogliere subito i campanelli di allarme per evitare disastri”. Un piccolo esercito o quasi. 

Palermo, 11/04/2024Sono sempre più numerosi in Italia gli autosegregati in casa, che interrompono i rapporti con i propri coetanei, abbandonano le attività sportive e, a volte, perfino la scuola, e tra le quattro mura delle propria stanzetta trascinano la propria esistenza. Sono gli hikikomori, termine importato dal Giappone, dove il fenomeno è molto diffuso, per indicare letteralmente chi sta in disparte. In italia sono oltre centomila. Tantissimi anche in Sicilia, “probabilmente nell’ordine di qualche migliaio - dice Carlo Gilistro il pediatra-deputato regionale M5S, promotore del convegno tenuto oggi all’Ars sul tema - anche se è veramente difficile avere stime corrette, perché spesso abbiamo a che fare con soggetti ‘invisibili’ e con un comportamento non riconosciuto nemmeno dai genitori che gli vivono accanto”. 

 Sul fenomeno hikikomori si sono accesi oggi i riflettori all’Ars grazie ad un convegno tenuto nella sala Mattarella alla presenza di psicologi, sociologi, insegnanti, medici, e politici e con centinaia di scuole in collegamento da tutta la Sicilia, grazie all’interessamento del direttore dell’ufficio scolastico regionale Giuseppe Pierro e a testimonianza di quanto il tema sia sentito nelle scuole. “Bisogna stare attenti – ha detto Gilistro - ai campanelli d'allarme per cercare di correre subito ai ripari. Per questo bisogna aiutare insegnanti e genitori a saperli riconoscere. E noi come istituzione abbiamo il dovere di dare loro una mano con adeguate e massicce campagne di informazione”. 

 Sono diversi i segnali-spia del problema da tenere in dovuta considerazione, tra questi i principali sono: le frequenti assenze da scuola, l'abbandono delle attività sportive, la ridotta o mancata frequentazione dei coetanei, l'autoreclusione nella propria stanzetta, l'inversione del ritmo sonno-veglia, la preferenza per l'attività solitaria, spesso con l'uso delle tecnologie digitali. 

 “I genitori ha detto Gilistro, vanno aiutati e non colpevolizzati, non c'è ad oggi alcun riscontro scientifico che dica che un particolare stile genitoriale spiani la strada all'insorgere del fenomeno che si presenta soprattutto nella fascia che va dai 14 ai 30 anni. Altro tabù da sfatare è quello che dipinge gli hikikomori come dei fannulloni che si isolano per evitare la fatica dello studio o del lavoro. 
Niente di più falso, perché questi soggetti spesso eccellono nello studio o nel lavoro. Gli hikikomori hanno semplicemente deciso di non tentare una carriera sociale perché demotivati o frenati dalla paura del confronto con gli altri”. Hanno portato il loro saluto ai convegnisti a nome dell’ assemblea il presidente e il vicepresidente vicario dell’Ars, rispettivamente Gaetano Galvagno e Nuccio Di Paola.

 “L’auspicio – ha detto Galvagno – è che la giornata di oggi possa essere segnata da un documento, qualcosa di concreto che possa impegnare l’Assemblea regionale siciliana ad una soluzione che nel tempo possa contribuire a porre l’attenzione ad un fenomeno che è assolutamente dilagante”. 

 La traumatica esperienza del figlio ha raccontato Marcella Greco, coordinatrice regionale associazione hikikomori Italia genitori che ha anche sottolineato l’importanza del protocollo d intesa operante in Sicilia tra le realtà che ruotano attorno all’universo hikikomori e l’ufficio scolastico regionale. 

 “In questo senso – ha detto Marcella Greco - la Sicilia è sicuramente pionieristica. Il protocollo sta infatti permettendo alle scuole di conoscere il fenomeno ancora largamente sconosciuto e di cercare gli strumenti alternativi per consentire ai soggetti hikikomori di studiare. In Sicilia abbiamo esempi virtuosi di scuole che hanno fatto affrontare in casa le prove Invalsi a ragazzi in ritiro e commissioni che si sono riunite in occasione degli esami di maturità nel giorno in cui il ragazzo in ritiro volontario si è sentito di uscire da casa”. 

Fondamentale nel contrato al fenomeno il ruolo della scuola, rappresentata al convegno, oltre che da tanti insegnanti, anche dal direttore dell’ufficio scolastico regionale per la Sicilia, Giuseppe Pierro. Dobbiamo dare ai docenti – ha detto Pierro - gli strumenti che oggi sono fondamentali per intercettare il disagio, se non vogliamo che siano soldati senza armi. La Sicilia, con L'Ufficio Scolastico Regionale, è l'unica regione d'Italia che si è dotata di 49 operatori psico-pedagocici che lavorano con impegno negli Osservatori che sono stati istituiti in ogni provincia e che solo l'anno scorso hanno affrontato 3500 casi di ragazze e ragazzi con diversi problemi. Naturalmente la scuola non può fare tutto da sola. Non bastano i progetti, sono necessarie leggi adeguate".

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