
20/02/2010 - Maurizio Costanzo torna in Rai dopo 26 anni - venti minuti al giorno dal lunedì al venerdì alle 14.10 su Raiuno dal 22 febbraio, un ospite a puntata - con “Bontà sua”, erede della madre di tutti i talk show italiani, “Bontà loro”.
Si chiamava "Bontà loro" proprio per parafrasare la celebre frase detta e ridetta "bontà sua", ma poi, proprio perché gli ospiti erano tre Costanzo aveva coniato questa nuova versione presto entrata nel parlato comune.
Era il 18 ottobre del 1976, e coi suoi primi 3 personaggi a sera Costanzo tenne a battesimo su Raiuno un genere che, nato alla radio, la storia chiamò appunto "talk show". Allora bastarono una finestra, un orologio a cucù,una poltrona color aragosta per ciascuno dei tre ospiti e lo sgabello in metallo del conduttore. Costo 300mila lire a puntata per 5 milioni e 400 mila telespettatori, che alla seconda erano già diventati 13 milioni. E da allora, sono andate in onda un totale di 63 puntate alle quali parteciparono 187 personaggi, illustri e non, che superarono spesso la media di 10 milioni di spettatori a sera.
Tra gli ospiti del passato Umberto Agnelli, Marcello Mastroianni, Tina Anselmi, Alberto Sordi, Lina Wertmüller, Niki Lauda, Alberto Lattuada, Felice Ippolito, Giovanni Nuvoletti, Goffredo Parise, Marco Ferreri, Eugenio Scalfari e molti dei protagonisti della storia della cultura e dello spettacolo in Italia.
“Cosa c’è dietro l’angolo?” era la domanda quasi metafisica che il “giovane” Costanzo faceva ai suoi ospiti. Anche oggi, cambiati i tempi, la tivù e forse il Paese, cercherà la domanda chiave che con la consueta immediatezza possa muovere nel suo ospite quotidiano, questa volta uno solo a puntata, una risposta possibilmente non banale che faccia "inquadrare" subito il protagonista.
Maurizio Costanzo torna a casa, casa Rai. E torna alle 14.10, in un orario nel quale, appena dopo il pranzo, le famiglie sono riunite a casa, hanno voglia di stare in pace, di non vedere una tv urlata, una tv in cui si ricomincia a fare delle domande, e a cercare delle risposte, con la pacatezza di tono e di linguaggio, semplice e immediato, con l'intelligenza che contraddistingue da sempre la televisione di Costanzo.
Torna la tv educata. Nasce “Bontà sua”, dopo 34 anni da “Bontà loro”, un programma nuovo con le radici ben piantate in una storia, quella del nostro tempo, del nostro paese e della nostra tv.
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