Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SONIA ALFANO (IDV): “SCONCERTANTE L'ATTEGGIAMENTO DEL CAPO DELLO STATO, FA RIMPIANGERE IL CARO PRESIDENTE PERTINI”

ROMA, 22 GEN 2010 - 'Ad essere sconcertante e' l'atteggiamento del Capo dello Stato. Ormai non passa giorno senza che egli faccia rimpiangere sempre piu' il caro Presidente Pertini. E dimostra anche memoria corta'. A dirlo, in una nota, e' l'europarlamentare
dell'Idv, Sonia Alfano, che torna a polemizzare con il capo dello Stato reo, secondo la figlia del giornalista ucciso dalla mafia 17 anni fa, di aver commemorato Craxi ('un latitante') e non una 'vittima della criminalita' che i latitanti faceva arrestare'. 'Qualche anno fa - sottolinea la Alfano - chiesi il patrocinio del Quirinale per la commemorazione di mio padre in occasione dell'anniversario della sua uccisione. Alla richiesta di patrocinio, manco a dirlo, non segui' alcuna risposta' dice replicando cosi' alla presa di posizione del Quirinale che ieri, con una lettera pubblicata su L'Unita' precisava come nessun invito a commemorazioni fosse stato recapitato alla Presidenza della Repubblica. Secondo l'esponente dipietrista questo e' accaduto 'forse perche' mio padre sconta la grave colpa di essere morto incensurato e perfino tentando di far catturare mafiosi latitanti. Avrei dato per scontato, tuttavia, che qualcuno dei componenti dell'ampio staff quirinalizio (e' superfluo ricordare i costi della struttura, incomparabilmente superiori a quelli della monarchia britannica) avesse potuto annotare la data dell'anniversario. Il Presidente Napolitano sostiene di non aver commemorato mio padre lo scorso 8 gennaio (e quello precedente e quello ancora prima...) perche' io avrei mancato di ricordargli la ricorrenza. Confesso - sottolinea - il mio scoramento davanti ad un Presidente della Repubblica che ha bisogno che a ricordargli gli anniversari degli assassini dei martiri di mafia e terrorismo siano i loro familiari. Ad ogni buon conto, gli faro' omaggio del calendario dei santi laici perche' supplisca l'inefficienza della sua struttura'. La Alfano non si ferma pero' qui e rincara: 'Ho letto e condiviso fino all'ultima parola nei giorni scorsi la lettera aperta rivolta al Presidente Napolitano dal direttore di Antimafiaduemila, Giorgio Bongiovanni. Quello scritto mi ha fatto ricordare come nel non lontano 1991 il partito dell'on. Napolitano propose la messa in stato d'accusa dell'allora Capo dello Stato, per gli assalti portati all'autonomia ed all'indipendenza dell'ordine giudiziario. Non dovrebbe dimenticarlo, l'attuale Presidente, in relazione alle parole espresse nella lettera di commemorazione al pregiudicato latitante Bettino Craxi, che contenevano un'esplicita delegittimazione del potere giurisdizionale. Il suo partito di allora lo avrebbe gia' messo sotto impeachment'.


Ufficio Stampa On. Sonia Alfano

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