Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

L'ESPRESSO: UN 'ALFABETO CRIMINALE' DA PORTARE IN TRIBUNALE

PALERMO 20 Feb (SICILIAE) - Sotto il titolo "alfabeto criminale", il settimanale L'Espresso cita - alla lettera A - Gaetano Armao, assessore della giunta
regionale siciliana, docente universitario ed avvocato, nel contesto di fatti che sarebbero riferiti all'inchiesta - o alle inchieste - sulla gestione degli appalti in Italia. "Siamo - commenta lo stesso Gaetano Armao - dinanzi a un caso di giornalismo che merita di essere portato in tribunale."

"Il mio nome - continua - sarebbe citato in una intercettazione telefonica tra professionisti e imprese che discutevano tra loro di una iniziativa di project finance (il testo della telefonata e' stato pubblicato dal Messaggero). Nel corso della conversazione, pare che uno degli intercettati mi abbia citato come avvocato amministrativista con esperienza in materia aeroportuale."

"Mi permetto di segnalare che ne' la telefonata in se, ne' i fatti specifici a me riferiti, ne' altre circostanze di contesto costituiscono reato: si tratta, a ben vedere, solo di un riferimento - non richiesto - di persone a me estranee, che dicutevano della mia professionalita' di avvocato. Senza considerare poi che le vicende si riferiscono a un periodo in cui - certamente - non facevo parte del governo regionale."

"Ne discende - conclude Gaetano Armao - che siamo dinanzi a un inaccettabile esempio di giornalismo d'assalto: associare il mio nome a quello di persone coinvolte in inchieste su appalti ed affari ed inserirlo in un 'alfabeto criminale' e' assolutamente scorretto. Che poi, anche solo per assonanza, si accosti l'inchiesta giudiziaria al governo regionale siciliano, costituisce un modo di esercitare il diritto di cronaca che si configura certamente come reato. Un giornalista corretto, Stefano Folli, ha ricordato ieri che le intercettazioni non autorizzano anatemi, giudizi sommari e sentenze mediatiche. Qui siamo molto oltre, siamo al reato premeditato nei confronti di una persona semplicemente citata per i suoi requisiti professionali e, per questo, gettata nella gogna. Ecco perche', per ristabilire la verita' e la legalita', sara' necessario ricorrere ai tribunali."

gra/mav

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