Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

MESSINA: QUATTRO PROIETTILI A VITO DI GIORGIO, MAGISTRATO DELLA DDA

MESSINA, 04/02/2010 - Quattro proiettili calibro 6,35 sono stati trovati, stamani, a Messina, accanto all'auto del sostituto procuratore Vito Di Giorgio, magistrato della
locale Dda. A fare la scoperta e' stato lo stesso magistrato che dopo essere uscito dalla sua abitazione stava per accompagnare la figlia a scuola. Sulla vicenda e' stato aperto un fascicolo dalla Procura di Reggio Calabria che conduce le indagini insieme alla squadra mobile della polizia di Messina. (ITALPRESS). red 04-Feb-10 14:56
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(AGI) - Messina, 4 feb. - Il sostituto procuratore della Dda di Messina, Vito Di Giorgio, ha trovato accanto alla propria auto, parcheggiata sotto casa, 4 proiettili di pistola calibro 6,35.
Il magistrato stava accompagnando la figlia di sette anni a scuola quando, nel parcheggio del complesso "Teseo", sulla Panoramica dello Stretto, dove abita, ha notato i bossoli per terra davanti all'auto ed ha chiamato la polizia. Sull'episodio indaga la Squadra mobile mentre un'inchiesta e' stata avviata, per competenza, dalla Procura di Reggio Calabria. A Di Giorgio e' stata assegnata una "tutela" in attesa che il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica decida sulla scorta. Di Giorgio si e' occupato fino a pochi mesi fa di reati contro la pubblica amministrazione e continua a trattare anche di misure di prevenzione. E' stato lui a portare a termine l'inchiesta sfociata oggi nella confisca di beni per circa mezzo milione di euro al boss del clan degli "Scozzesi" di Santa Lucia del Mela, Pietro Nicola Mazzagatti. (AGI) Cli/Pa/Rap/Mzu

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