Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

NIZZA (FRANCIA): CONSEGNATA AL MUSÈE INTERNATIONAL D’ART NAïF “A. JAKOVSKY” L’OPERA DEL MAESTRO MANCUSO “LA MIETITURA”

09/04/2010 - E’ stata consegnata nei giorni scorsi al direttore del Musée International d'Art Naïf “Anatole Jakovsky” di Nizza (Côte d'Azur-Francia), Anne Devroye-Stilz, l’opera di Antonino Mancuso Fuoco dal titolo: “La mietitura”, olio su tela (1987). Lo stesso Jakovsky ebbe modo di apprezzare l’arte di Mancuso; presente, infatti, nella commissione selezionatrice delle opere ammesse a partecipare alla Prima Biennale nazionale d’Arte Naïve e Popolare,
tenutasi a Palazzo di Roma dal 15 novembre al 31 dicembre 1975, scelse, unitamente agli altri esperti, una sua opera: “La tosatura siciliana”, 1974.

“Recentemente gli eredi di Antonino Mancuso Fuoco, artista naïf di Capizzi (Messina) già presente nel primo catalogo dei Naїfs Italiani (Torino, 1973), il cui patrimonio pittorico ammonta a circa milletrecento opere” – commenta Sergio Todesco, antropologo, nonché direttore del Museo Regionale silvo-pastorale di Mistretta – “hanno manifestato il loro interesse per la realizzazione di iniziative volte a valorizzare la memoria della figura paterna e della sua vicenda artistica ed esistenziale. A tale proposta la direzione del Museo ha prontamente aderito, elaborando un progetto relativo alla creazione di un eco-museo a Capizzi, strettamente collegato al museo mistrettese, con l’obiettivo di contribuire a far conoscere la peculiarità di tale produzione artistica, che ha avuto come soggetti i personaggi, gli ambiti culturali, le forme del lavoro e i contesti territoriali cui lo stesso Museo è dedicato, ossia le tradizioni agro e silvo-pastorali ed i loro storici protagonisti. Nella casa di Capizzi, opportunamente restaurata e rifunzionalizzata a contenitore museale, i visitatori potranno ammirare alcuni quadri originali e numerosi cimeli di famiglia dell’artista e saranno posti in grado, attraverso un articolato percorso multimediale, di compulsare l’intera sua produzione, visionabile su megaschermo collegato a una banca dati. Si ritiene che, attraverso tale iniziativa” – conclude Sergio Todesco – “potranno in futuro innescarsi processi di sviluppo e valorizzazione del territorio capitino, di cui la produzione artistica di Mancuso Fuoco, di grande pregnanza testimoniale, ha contribuito a delineare l’identità”.



Si allega la foto della consegna al direttore del Musée International d'Art Naïf “Anatole Jakovsky” di Nizza (Côte d'Azur-Francia), Anne Devroye-Stilz del dipinto del maestro Antonino Mancuso Fuoco: “La mietitura”.


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