Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

ROBERTO CORONA: “CHE NE È DEL PIANO DI RISANAMENTO DELL’AREA DEL MELA?”

Palermo, 29 aprile 2010 - Milazzo, San Filippo, Santa Lucia e Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto, Gualtieri Sicaminò sono tutti i comuni interessati a un risanamento ambientale che tarda a venire. Allora, ancora una volta, il deputato regionale del Pdl Roberto Corona torna sull’argomento con un altro atto ispettivo. Un’interrogazione urgente depositata all’Ars per chiedere lumi sullo stato dell’arte del progetto di potenziamento e di adeguamento dell’impianto di depurazione consortile dell’Asi di Messina, ubicato a Giammoro, nel comune di Pace del Mela.

“Queste opere – sottolinea Corona – avrebbero dovuto essere eseguite entro il 2009. Già nel 2005, l’Arpa e la Commissione provinciale per la tutela dell’ambiente avevano evidenziato la gravità della situazione e il malfunzionamento dell’impianto di depurazione, fino a dichiarare che in caso di mancato disinquinamento si sarebbe arrivati a un vero e proprio disastro ambientale”.
“Per evitare l’unica soluzione possibile, disastrosa per l’economia e il comprensorio, cioè la chiusura dell’impianto che ricadrebbe sulle teste dei lavoratori a causa del conseguente arresto della produttività delle aziende, occorre intervenire immediatamente” conclude Corona, il quale, con il suo atto ispettivo chiede qual è lo stato delle procedure per il completamento dei lavori di potenziamento dell’impianto di depurazione , con riuso acque reflue e fanghi; il perché dei ritardi, la verifica delle responsabilità e le misure consequenziali di messa in mora per tutelare anche la salute dei cittadini.

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