Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

ESTORSIONI: IMPONEVANO LA PROPRIA IMPRESA, CONDANNATI I GALATI RANDO DI TORTORICI

Patti, 15 giu. - Nei cantieri taglieggiati li chiamavano ‘i mafiusi’. Erano i titolari dell’impresa di movimento terra “Galati” di Tortorici (Messina) a imporrre il pizzo e danneggiare i mezzi delle ditte concorrenti. Ora Aldo Galati Rando, 49 anni, gia’ condannato a 4 anni di reclusione per estorsione nel maxiprocesso contro la mafia dei Nebrodi “Mare Nostrum”, e il figlio Rosario, 27 anni, sono stati condannati dal Tribunale di Patti (Maria Pina Lazzara presidente, Maria Pina Scolaro e Onofrio Laudadio a latere) a 5 anni ciascuno di reclusione.
Il Pm Fabio D’Anna aveva chiesto la condanna a 9 anni per il figlio e a 8 anni e mezzo per il padre, ma i giudici non solo li hanno assolti da tre dei quattro taglieggiamenti contestati, ma li hanno scarcerati e hanno ordinato il dissequestro dei loro beni.

I Galati Rando erano stati arrestati dai Carabinieri nell’operazione antiracket “3X” (con tre croci venivano contrassegnati i mezzi pesanti delle ditte concorrenti da danneggiare) il 22 novembre 2008, insieme a Luigi Micciche’, 42 anni, di Favara, in provincia di Agrigento, capo cantiere della societa’ cooperativa a resposnabilita’ limitata “Consortile dei Nebrodi” che si era aggiudicata l’appalto, a Castell’Umberto, per l’impianto di pubblica illuminazione per la realizzazione della condotta idrica di contrada Sfaranda.

La posizione di Micciche’, accusato di favoreggiamento aggravato dall’agevolazione di un’associazione mafiosa, in quanto avrebbe esercitato pressioni proprio sulla “Consortile” per far assegnare proprio ai Galati Rando i cosiddetti lavori di “nolo a freddo” e “nolo a caldo”, e’ stata stralciata. Le indagini dei carabinieri erano partite dall’incendio di un camion di proprieta’ di un imprenditore palermitano. Nessuna collaborazione da parte delle vittime delle intimidazioni; anzi, invece di rivolgersi ai carabinieri erano andati a chiedere protezione proprio ad Aldo Galati Rando e i danneggiamenti erano di colpo cessati. (AGI) Cli/Pa/Mrg

Commenti