Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

GELA, POVERO BOSS: SOLO 4 MILIONI DI EURO CON PISCINA POSSEDEVA

12/06/2010 - GELA (CALTANISSETTA) - Un presunto boss mafioso di Gela, Salvatore Murana, di 54 anni, accusato da otto collaboratori di giustizia di riciclare i soldi della Stidda, al fisco risultava senza reddito e quasi in stato di indigenza. La polizia invece lo ha scoperto proprietario (con la sua famiglia) di beni illeciti per un valore di quattro milioni di euro, che la squadra anticrimine di Caltanissetta ha sequestrato su ordine della sezione misure di prevenzione del tribunale nisseno.


Sotto sequestro sono finiti una sua villa su tre piani con piscina e giardino, trentamila metri quadrati di terreno con capannoni industriali che affittava a imprese commerciali, un'azienda di trasporti e di vendita di bombole d'ossigeno per uso terapeutico, tre camion, due automobili, un carrello per imbarcazioni, due conto correnti, carte di credito, un libretto di risparmio e persino tre cavalli purosangue, di origini inglesi, che correvano in gare ufficiali negli ippodromi italiani.

Nel 2008, Murana fu arrestato con altre 13 persone perché coinvolto in due operazioni antimafia: quella della squadra mobile nissena, denominata "Mizar", e quella dei carabinieri, in codice "Messa in regola". Quando, il 23 dicembre del 1987, esplose a Gela la guerra tra cosa nostra e stidda, con l'uccisione dei boss stiddari Salvatore Lauretta e Orazio Coccomini ad opera degli uomini di Piddu Madonia, Murana si sarebbe trovato nel luogo del duplice omicidio sfuggendo alla morte. Avrebbe poi ereditato la quota di affari illeciti dei due leader assassinati. La cosca gli avrebbe anche affidato il compito di gestire i proventi dei propri traffici e di erogare i compensi alle famiglie degli affiliati detenuti in carcere. ANSA

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