Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

14 PARLAMENTARI SICILIANI, EX DEPUTATI REGIONALI, PAGATI DUE VOLTE

Palermo, 28/07/2010 - Cosa accomuna Leoluca Orlando, Salvatore Cuffaro, Calogero Mannino, Angelo Capodicasa, Vladimiro Crisafulli, Nicola Cristaldi, Giuseppe Firrarello, Salvatore Fleres, Fabio Granata, Ugo Grimaldi, Dore Misuraca, Alessandro Pagano, Raffaele Stancanelli e Sebastiano Burgaretta Aparo? Apparentemente, niente.
Invece, sono i 14 parlamentari nazionali, ex deputati regionali all’Assemblea regionale siciliana, che alla indennità di parlamentare nazionale, sia essa da deputato o da senatore, sommano la pensione maturata all’Ars, malgrado la loro età. Sono, dunque, quei politici che vengono pagati due volte, alla faccia del risanamento del deficit pubblico isolano.

Il gruppetto appartiene a quasi tutti i partiti politici, dal Pdl al Pd, dall’Udc a Idv. A quanto ammonta il vitalizio? Secondo il presidente dell’Ars, Cascio, va da 3.500 a 5.000 euro netti al mese. I quattordici deputati con la doppia indennità usufruiscono della norma in vigore prima del 2000. Ora il diritto al vitalizio entra a regime soltanto dopo i sessant’anni dei beneficiari. Prima della riforma, scattava a sessant’anni per chi era stato eletto per una sola legislatura, a 55 anni per chi aveva due mandati alle spalle e a 50 anni per chi ne aveva tre. L’importo del vitalizio, inoltre, aumenta in funzione delle legislature trascorse all’Ars.

Con una sola legislatura ammonta a circa 3.100 euro lordi (pari al 25% dell’indennità percepita); con due a circa 4.900 euro (40% dell’indennità percepita); con tre a 6.800 euro (55% dell’indennità); con quattro a 8.500 euro (70% dell’indennità). E così via. Il vitalizio per legislatura scatta se la stessa dura almeno la metà del mandato, ovvero due anni e mezzo. Applicata la delibera che blocca il cumulo del vitalizio di ex-deputato regionale con l’indennità parlamentare nazionale o europeo, il risparmio per le casse dell’Assemblea regionale secondo i calcoli fatti dall’ufficio del Consiglio di Presidenza, ammonterebbe a circa un milione di euro l’anno.

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