Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

CATANIA, DENUNCIATI CINQUE CATANESI PER FAVOREGGIAMENTO ALL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

Catania, 30/07/2010 - Su direttive della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia Postale e delle Comunicazioni unitamente alla Divisione Polizia Amministrativa della Questura ha concluso un’attività d’investigazione che ha portato alla denuncia in stato di libertà di cinque catanesi ritenuti responsabili in concorso di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
L’indagine, che ha per la complessità tecnica della materia impegnato gli investigatori diversi mesi, coordinata dal Procuratore Aggiunto Onofrio LO RE e dal sostituto Antonella BARRERA, trae origine dalla denuncia di un’anziana signora avvicinata in una sala Bingo da una conoscente che gli aveva proposto la possibilità di un bonus di 500 euro emesso dallo Stato a favore dei meno abbienti.

La signora, avendo acconsentito, era stata condotta presso lo studio di un commercialista a Catania dove le avevano fatto firmare e compilare diversi moduli. La signora, tuttavia, riusciva a comprendere che non vi era alcun “bonus” da ricevere e che i moduli riguardavano la richiesta per la regolarizzazione di cittadini extracomunitari e, pertanto, si presentava presso la Polizia Postale per sporgere denuncia.

Dopo i primi accertamenti la Procura emetteva un decreto di perquisizione locale e informatica presso i luoghi degli indagati, nel corso della quale venivano rinvenuti dati e documenti inerenti a 131 pratiche di regolarizzazione cittadini extracomunitari presentate da altrettanti datori di lavoro. A questo punto la Polizia interrogava tutti i presunti datori di lavoro, compiendo altresì un’analisi dei tabulati telefonici e dei dati informatici, e dalle indagini emergeva un sistema di “reclutamento” di persone spesso anziane e anche affette da invalidità o con bassi redditi che dietro compenso, firmavano le istanze per l’emersione degli immigrati che in questo modo tentavano di legalizzare la loro posizione in Italia. Grazie al supporto e all’esame delle pratiche di emersione svolto, sotto
il profilo amministrativo, dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura è stato possibile verificare che sono 150 le istanze volte all’emersione del lavoro irregolare degli immigrati trattate dai denunciati.


Nella foto: il Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, Dr.Marcello La Bella, Dirigente Compartimento "Sicilia Orientale" Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania

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