Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

LOMBARDO: FINALMENTE LA VERITÀ VIENE A GALLA, NESSUNA RICHIESTA DI ARRESTO E NESSUN RINVIO A GIUDIZIO

Palermo, 05/08/2010 - di Raffaele Lombardo - Leggo con comprensibile soddisfazione la notizia dell’agenzia Ansa, che citando fonti della Procura di Catania, fa chiarezza su una vicenda devastante dal punto di vista umano e politico. La strumentalità politica è stata sempre evidente e l’obiettivo altrettanto palese: colpire le scelte innovative e riformiste del Governo regionale. Tutto ciò conferma che le notizie evidentemente false e le relative anticipazioni, rivelatesi
quantomeno avventate (su cui indagano la Procura di Catania e quella di Messina), sono state create ad arte da chi si è adoperato con ogni mezzo per la caduta del Governo regionale e lo scioglimento anticipato dell’Assemblea Siciliana.

Da oltre quattro mesi si è cercato di demolire la mia onorabilità e la mia credibilità attraverso artate ricostruzioni che costituiscono la puntuale esecuzione di di quella manovra delittuosa di cui riferisce già nell’aprile 2008 Carmelo Frisenna(*); manovra che ho ripetutamente denunciato sia in sede di Commissione Nazionale Antimafia che al Parlamento siciliano e su cui si dovrà fare piena luce.

Adesso si va avanti con rinnovato vigore nel percorso di profondo cambiamento che il governo regionale ha avviato e sul quale intende procedere. Sempre pronto a rendere conto di ogni mio atto e a confutare ogni contestazione per qualsivoglia mio comportamento.

(*) Carmelo Frisenna è il primo degli eletti di FI al comune di Paternò, nel cui territorio si doveva realizzare uno dei quattro termovalorizzatori che il governo ha fermato denunciando infiltrazioni mafiose. Condannato il 22 luglio scorso a cinque anni di reclusione per associazione mafiosa, è notoriamente vicino, dal punto di vista politico, al deputato nazionale Salvo Torrisi e al senatore Pino Firrarello del Pdl, entrambi ieri e oggi componenti dell’Antimafia (nota di Staff).

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